Raiding Company: picchiamoli tutti insieme! – la recensione di iPadItalia

Raiding Company è un progetto assolutamente originale e innovativo, che cerca un approccio davvero nuovo all’iPad, come console di gioco. Ironicamente, fa tutto questo in maniera decisamente conservatrice, realizzando un classicissimo dual-stick shooter… ma non importa, perchè riesce in pieno nel proprio intento: creare un moderno e tecnologico “gioco da tavolo” attorno al nostro iDevice preferito.

La filosofia dello sviluppatore Toukio era proprio questa: mettere intorno all’iPad un gruppetto di persone e farle interagire insieme. Niente wi-fi e connessioni internet, un bel po’ di sana interazione a tu per tu. Ed è proprio quello che succede durante una partita a Raiding Corp con qualche amico: si ride, si scherza, ci si spintona e non mancano nemmeno le male parole e i classici ricatti “Se non la finisci, non giochiamo più!”.

Eppure l’App Store è pieno zeppo di giochi come questo: Raiding Company è soltanto un normalissimo dual-stick, tecnicamente ben realizzato, ma assolutamente poco innovativo, inutile negarlo. Giocarci “in solitario” è un esperienza decisamente banale e se non avete a portata di mano qualche amico o parente disposto a provarlo con voi, non potrei che sconsigliarvi di acquistarlo e di preferirgli altri titoli, un po’ più vari e profondi. Ogni livello è fatto da un susseguirsi di ondate di nemici di vario tipo, che vanno tritate con cura per arrivare al boss finale. Le ambientazioni sono parecchie, ma non troppo originali e finiscono subito per somigliarsi tutte tra di loro. I nemici sono la solita e ben nota congrega di scheletri e mostri assortiti che vi si buttano addosso a mucchi, più o meno velocemente, bersagliandovi o meno di proiettili. I personaggi giocabili sono 4 e hanno qualcosa che ricorda un po’ quelli di Guerrilla Bob, nel loro essere un po’ “quadrotti” e decisamente stereotipati: la biondina, il cyborg, il guerrigliere e una specie di ninja in rosso.

Eppure già la scelta del personaggio, in compagnia, diventa spesso un cinema, tra litigate per chi tiene il cyborg (non so perchè ma è sempre quello che vogliono tutti) e scenette infantili “… perchè la ragazza devo farla io?!”. E il resto del gioco, in poco tempo, diventa altrettanto divertente. Si gioca tutti insieme attorno allo stesso iPad, in collaborazione, per cercare di spazzare via un numero sempre crescente di nemici di vario tipo. Ogni giocatore dispone di un lato dell’iPad, con i relativi joystick, ed inevitabilmente ci si trova a cercare di strapparsi la tavoletta di mano e a invadere in maniera irrispettosa lo spazio vitale altrui. In realtà, ormai si sarà capito, il bello di Raiding Company è proprio qui.

Il gioco in se e per se non è privo di meriti, sia tecnici che nel gameplay: la grafica è ben fatta, le animazioni fluidissime. Il sistema di zoom permette, in maniera decisamente intelligente, di avere sempre tutti i giocatori presenti sullo schermo. Eppure sarebbe bastato davvero poco per renderlo un’esperienza un po’ più coinvolgente e un po’ meno superficiale. Per esempio, un po’ più di varietà nella ambientazioni: possibile che graficamente sembrino tutte uguali, e presentino differenze solo minime anche nella conformazione del territorio?! Chiunque abbia fatto qualche partita a Gun Bros sa bene che non è poi così complesso realizzare dei mondi un po’ diversi tra di loro e inserire qualche elemento in più a livello di gameplay: un’operazione che in Raiding Company non è invece nemmeno accennata.

Personalmente, il punto che ho trovato più carente è però quello relativo alla completa mancanza di personalizzazione dei personaggi. Non ci sono armi, non ci sono abilità, non c’è assolutamente NULLA che permetta al giocatore di rendere il pupazzo con cui gioca leggermente diverso dagli altri: ognuno dei 4 personaggi ha una sua particolare arma, certo, ma le differenze sono davvero minime, e dopo due ore di gioco indefesso l’unica forma di gratifica che si ottiene è data dall’avanzamento del livello della propria arma. Raccogliere i power up lasciati per terra dai nemici deceduti ci permette di diventare più potenti e di curare in parte la nostra salute, ma la cosa finisce qui. Certo, questo non è un gioco di ruolo, ma qualche piccola aggiunta avrebbe significato tanto, in termini di longevità, per questo gioco.

Eppure nonostante questi indiscutibili limiti, Raiding Company è un gioco divertentissimo, a patto di avere qualcuno con cui giocarci! Anche in questo caso finirete inevitabilmente per annoiarvi, inutile negarlo, ma solo dopo aver riso parecchio ed esservi presi la soddisfazione di mietere un buon numero di vittime di ogni tipo. Nei livelli più avanzati il gusto di dire “Tu vai a sinistra, io ti copro le spalle”, mentre ci si fa strada tra power ups lasciati dai nemici è davvero impagabile e anche se parlare di “strategia” per un titolo di questo tipo è un po’ fuori luogo, la facilità con cui si comunica con gli altri giocatori, seduti a dieci centimetri da noi, rende tutte le dinamiche del gioco decisamente intriganti.

Se vi piacciono i dual-stick shooter e volete provare a giocarne uno in compagnia, Raiding Company è un acquisto fondamentale. In ogni altro caso rimane comunque un prodotto interessante, che indica un nuovo modo di intendere il multiplayer e che trova nell’iPad la sua piattaforma ideale.

Raiding Company è disponibile su App Store a 0,79 €

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