Siamo ormai alle battute finali del processo Apple contro Samsung, con gli avvocati delle due aziende che hanno presentato alla giuria le arringhe finali.
Il processo sta quindi volgendo al termine, dopo oltre tre settimane fatte di testimonianze di esperti, affermazioni di importanti dirigenti, prove e comparazioni tra i vari dispositivi incriminati.
Apple, dicevamo, è stata la prima a “chiudere” la sua parte di processo, descrivendo in modo dettagliato il perchè Samsung ha copiato “servilmente” l’iPhone da quando è stato presentato nel 2007, continuando poi a copiare anche gli altri dispositivi usciti negli anni successivi. Tra gli argomenti finali addotti dai legali di Apple, vi è anche quello secondo il quale basta vedere tutti i dispositivi Samsung rilasciati dal 2007 in poi: molti somigliano in modo palese a terminali realizzati da Apple. Gli avvocati hanno chiuso l’arringa dicendo alla giuria di esaminare le prove in cui i dirigenti Samsung parlano palesemente dell’iPhone e i documenti inviati da Google, i cui dirigenti avvertono gli ingegneri Samsung di star copiando spudoratamente Apple. Uno degli avvocati ha quindi chiuso con questa frase: “Samsung è stata la più grande fan dell’iPhone”.
E’ stata poi la volta degli avvocati di Samsung chiudere definitivamente il dibattimento. Gli avvocati hanno spiegato che Apple sta cercando in tutti i modi di ottenere un risarcimento di 2 miliardi di dollari, ben più grande dei danni effettivamente subiti, solo per fermare un pericoloso concorrente nel mercato smartphone e tablet. Si è poi passati alla seconda fase, che prevedeva lo screditare tutti i testimoni chiave di Apple, quali Russer Winer e Susan Kare, i quali avrebbero entrambi ammesso di non avere alcuna prova certa necessaria per poter affermare che Samsung ha effettivamente copiato Apple. Gli avvocati hanno poi mostrato alla giuria tutte le differenze tra i dispositivi Samsung e quelli Apple, facendo vedere per lungo tempo un Galaxy Tab. Per quanto riguarda i documenti interni con i riferimenti all’iPhone, uno degli avvocati ha spiegato che si trattava semplicemente di un carteggio volto a studiare la situazione del mercato dopo l’ingresso di Apple. Alla fine, i legali hanno consigliato ai giurati di usare il “buon senso”.
Un’eventuale sconfitta di Samsung sarebbe molto deleteria per il futuro dell’azienda nel mercato smartphone e in quello dei tablet, non solo per il risarcimento in denaro, ma anche per una questione di immagine e per l’impossibilità di continuare a vendere molti dei prodotti già sul mercato.