Ora la line-up di iPad ha un suo senso

A distanza di qualche ora dalla presentazione ufficiale dei nuovi iPad Pro 10.5 ed iPad Mini 5 in Rete sono emersi anche i primi commenti riguardanti le scelte di Apple.

Non tutti, ovviamente, sono d’accordo con la presentazione di questi due dispositivi per vari motivi. C’è chi dice che sono troppo cari e chi invece voleva persino delle caratteristiche in più come ad esempio il Face ID. Da amante degli iPad e da utilizzatore di esso tutti i giorni però posso dire senza ombra di dubbio che, nonostante tutto, Apple ha forse fatto la miglior mossa di questi ultimi anni per la categoria di prodotto più controversa del mercato.

Ma andiamo un attimo con ordine. Dopo il glorioso iPad Air 2 è iniziato un po’ il caos generale in merito alla gamma ed alla nomenclatura degli iPad disponibili e presentati sul mercato. C’era da un lato un iPad Mini che non hai mai più visto la luce di un aggiornamento, fino a ieri, e dall’altro invece la grande ascesa di quelli che poi sono stati tutti gli iPad Pro con la loro naturale evoluzione nel corso di questi anni. Questi si sono evoluti piano piano diventando dei veri e concreti sostituti dei notebook (per alcuni utilizzi) anche per volontà di Apple stessa ed iniziando anche a costare molto di più di quanto ci si poteva attendere da una semplice tavoletta.

È stato poi reintrodotto semplicemente il nome iPad nel 2017 che poi si è evoluto nel modello 2018, divenuto ad oggi uno dei prodotti più venduti ed amati nella storia di Apple in questa fascia di mercato. Eppure c’era sempre qualche cosa che non quadrava con dei nomi dati un po’ con superficialità, almeno secondo noi, ed una poca uniformità generale in ciò che veniva offerto agli utenti. Non c’era un allineamento né con i Mac e né con tutto quello che la stessa Apple diceva per cui noi stessi eravamo spesso in confusione nell’identificare la strada ed il target giusto per questi tablet.

Dopo ieri però possiamo finalmente dire che tutto questo enorme discorso ha assunto un suo senso generale. Anzi, forse mai come questa volta, la mossa di Apple potrebbe essere stata una delle più azzeccate di sempre. Magari vi siete persi un secondo, ma seguiteci in questo semplice ragionamento che parte dall’analisi di quella che oggi è la gamma dei Mac compatti venduti da Apple.

In ordine abbiamo:

  • Mac Mini;
  • Macbook;
  • MacBook Air;
  • Macbook Pro.

Questa invece è la gamma attuale degli iPad:

  • iPad Mini (5);
  • iPad (2018);
  • iPad Air (10.5);
  • iPad Pro (11/12.9).

Notate qualche somiglianza con la nuova line-up degli iPad a compilata a partire da ieri? Assolutamente si. Lasciate fuori il discorso iMac che è completamente a parte, qui finalmente abbiamo a disposizione dei prodotti che fra di loro possono poter dire molto ed allo stesso tempo confermare una linea di pensiero abbastanza uniforme. Sia chiaro però che ad oggi non è ancora tutto perfetto bensì il contrario. In entrambe le linee di prodotto abbiamo dei modelli che andrebbero prezzati diversamente, sempre secondo noi, o che costano più di altri presentati addirittura successivamente. Qualche esempio? Il Macbook ed il nuovo iPad Mini 5 che oggi costano più dei rispettivi MacBook Air 2018 e iPad 2018. Al netto di tutto sono i due prodotti che più stonano in tal senso, ma la speranza è quella che si possa arrivare ad un discorso molto diverso nel corso dei prossimi mesi.

Dopo anni quindi possiamo dire di vedere un po’ di luce in fondo a questo tunnel. Forse non siamo davanti alla semplificazione che un po’ tutti ci attendevamo da parte di Apple, ma è un primo passo sicuramente molto interessante dopo tanto e forse troppo tempo. Di certo possiamo dire che la gamma di offerta oggi è più che mai ampia e che sicuramente da qualche parte bisogna sempre cercare di limare qualche cosa per non incorrere in qualche problema che potrebbe poi causare la un possibile effetto di cannibbalizzazione per un singolo prodotto.

E voi cosa ne pensate?

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