Subito dopo la WWDC 2019 in molti abbiamo iniziato a capire come iPad OS 13 potesse cambiare le carte in tavola per quanto riguarda il mondo dei tablet Apple. L’introduzione del supporto al mouse, fra le altre cose, è una delle novità più attese nel corso di questi ultimi anni.
Questo è anche dovuto al fatto che la tendenza degli ultimi modelli dei tablet andava sempre più verso un’ottica di sostituzione del computer tradizionale. Va anche detto che, all’atto pratico, la possiamo definire come una vera e propria rivoluzione per il mondo degli iPad, che erano abituati fino a poche settimane fa ad essere utilizzati solamente mediante il tocco delle nostre dita.
Diciamo che collegare oggi un dispositivo di puntamento permette tutta una serie di vantaggi e/o aiuti nella gestione quotidiana dell’iPad. Ad esempio, si ha una maggiore precisione nei movimenti e nelle azioni di spostamento, oltre che un’esperienza d’uso che con iPad OS 13 potremmo definire finalmente diversa e non simile ad un iPhone gigante. La possiamo quindi decantare come una delle novità game changer (definizione cara a molti), che rivoluziona l’iPad con uno strumento con cui prima non era compatibile e di cui non tutti hanno effettivamente bisogno nel 2019.
Vi racconto quanto mi è successo perché penso possa essere interessante.
Non appena ho installato iPad OS 13 sul mio iPad Pro ho configurato inizialmente il Magic Mouse di Apple per toccare con mano il suo funzionamento e ne sono rimasto deluso. Già, perché con un prodotto del genere – metto subito le mani avanti – l’esperienza finale cambia ma fino ad un certo punto. Utilizzare il Magic Mouse potrebbe risultare comodo, ma allo stesso tempo non troppo diverso dal comportamento tradizionale del nostro dito. Avremo maggiore precisione, come detto in precedenza, ma anche una maggiore scomodità durante quei gesti come la lunga pressione sul tasto sinistro, cosa che con il polpastrello verrebbe molto più facile da attuare. Si possono personalizzare i tasti in maniera tale da fornire loro una singola e specifica azione ma, con questo mouse, solo due e non di più. Ad esempio, io ho preso il tasto sinistro e l’ho impostato come singola pressione mentre ho impostato il destro come ritorno alla Home. Non funzioneranno tutte le gesture, gli eventuali scroll e quanto siete abituati a realizzare con questo prodotto di Apple su un MacBook ad esempio.
Cambia l’esperienza finale? Ni, questo è il mio giudizio senza molti mezzi termini.
Prendiamo ora un mouse più strutturato e di tutt’altra fattura. Il top del momento nel settore dei mouse wireless, ovvero il nuovissimo Logitech MX Master 3. Qui abbiamo a disposizione non due singoli tasti, ma ben cinque più la rotella di scorrimento che potremmo programmare come meglio crediamo in ogni singolo contesto.
Ad esempio ci sono due pulsanti che sono a portata di pollice una volta impugnato e perfetti per poter comandare l’innalzamento o abbassamento del volume generale del tablet. La rotella centrale invece funziona in maniera egregia nello scrolling di ogni singola applicazione, pagina web o menù interno del sistema operativo. Per non parlare poi dei rimanenti tasti a cui si possono persino assegnare degli Shortcut specifici, giusto per farvi capire. Insomma di potenzialità ne abbiamo parecchie con l’unico limite che risiede nella nostra fantasia nel voler cercare di trovare le giuste soluzioni per il nostro utilizzo. Qui, posso dirlo senza peli sulla lingua, l’esperienza finale cambia completamente.
Posso realizzare delle operazioni con un singolo click che invece mi porterebbero via maggiore tempo e/o energie. Qui sento la vera e grande differenza rispetto alle vecchie versioni di iOS e, vedendola più in grande, qui vedo le grandi potenzialità che oggi un tablet come l’iPad potrebbe avere.
Posso affermare che sono queste le chicche che ti fanno un attimo riflettere sulle potenzialità del prodotto che hai fra le mani. Ma non solo, perché va detto che con un singolo aggiornamento ed un “piccolo” cambiamento, potremmo rivedere tutta la linea iPad sotto un altro punto di vista. Si cara Apple, questa volta sono d’accordo con te ed il mio sguardo posso dire che è più che mai orientato verso la produttività e (forse) vicino all’essere il prossimo computer come la stessa azienda lo definisce.
Il mouse cambia tutto, se usato. Ogni azione diventa più rapida ed ancora una volta posso dire che ha vinto Apple. Nel senso che non c’era forse l’esigenza ed il bisogno di aprire verso questa direzione il mondo dei suoi tablet, ma gli utenti lo hanno richiesto a gran voce ed oggi usare il mio iPad Pro 12,9 non è più la stessa cosa senza uno di essi.
O meglio lo posso fare senza problemi, ma ho sviluppato quella dipendenza da comodità di cui l’azienda di Cupertino è maestra. Non dico di non essere più in grado di usare un iPad in maniera tradizionale con il caro e vecchio touchscreen, ma quando sposto la mano verso destra e non trovo il mouse o quando non vendo il puntatore attivo è come se mi mancasse un pezzo. Certo ci sono ancora vari aspetti che vanno sistemati e che, spero, vedremo modificati nel corso dei prossimi mesi e/o anni. Uno su tutto il menù dell’accessibilità sempre attivo quando il mouse non è collegato o per l’appunto il supporto alle gesture con i Magic Mouse ed i Magic Trackpad di Apple stessa. Perché non abilitarli? È vero sarebbe difficile configurare delle gesture in questo caso, ma si potrebbe pensare ad un’integrazione già nel sistema operativo come su macOS. Ok è vero che con il supporto alle scorciatoie da tastiera si possono fare moltissime azioni, alcune replicabili da mouse, ma non è la stessa cosa credetemi.
E voi cosa ne pensate? Sono proprio curioso di conoscere la vostra opinione in merito e di capire realmente se l’utilizzo del mouse può tranquillamente aver cambiato anche il vostro utilizzo quotidiano dell’iPad oppure no.
Se invece ancora non avete abilitato il supporto al mouse sul vostro tablet, vi lasciamo il link alla guida che abbiamo realizzato per voi utenti.