RIM posticipa alla primavera il nuovo OS

La versione OS 2.0 dei tablet Research in Motion doveva essere rilasciata questo mese, quasi fosse la risposta obbligatoria all’uscita dei nuovi sistemi operativi di Android, Apple e Windows. Sarà invece rimandata di qualche mese, causa «incertezze su problemi di qualità» delle nuove caratteristiche che dovrebbero rilanciare il PlayBook, il tablet di RIM quasi invenduto ad oggi. Il nuovo sistema operativo si chiamerà PlayBook OS.

RIM punta tutto sul rilancio dei suoi prodotti con la nuova versione del sistema operativo, cercando di risolvere i difetti storici del proprio software, sperando in questo modo di riuscire a coinvolgere gli sviluppatori a lavorare anche sulla piattaforma mobile made in Canada.

Il sistema 2.0 del PlayBook verrà quindi ritardato, almeno alla primavera 2012. E’ stata la stessa RIM a pubblicare la notizia giustificando così il ritardo: “dobbiamo aspettare fino a quando siamo sicuri che abbiamo pienamente soddisfatto le aspettative dei nostri sviluppatori, delle aziende e degli utenti“.

E’ noto, infatti, che non era assolutamente pronto anche il sistema di messaggistica istantanea (sul quale si punta molto).

E così gli utenti passeranno il periodo natalizio con la scelta del nuovo Android “Ice Cream Sandwich” (si chiama così la versione 4.0), con il rilascio del nuovo sistema di Microsoft e, ovviamente, con la versione 5 di Apple. Un’ampia scelta per le spese natalizie, dalle quali viene escluso il tablet RIM.

Gli sviluppatori risentono, di conseguenza, di questo ritardo. RIM ricorre però con il rilascio di una versione beta del SDK entro la settimana prossima. Versione che però non comprenderà due importanti novità, il toolkit di animazione Cascades e quello della nuova interfaccia utente. Insomma gli sviluppatori potranno appena iniziare a capire le novità senza però cominciare a programmare qualcosa di nuovo.

La versione beta di sviluppo verrà aperta anche a importanti aziende, che avranno quindi la possibilità di creare applicativi ad hoc e testare il nuovo sistema di sicurezza. Erano infatti noti i problemi di sicurezza della prima versione del sistema operativo del PlayBook.

Tra le più importanti novità dovrebbe esserci quella che permetterà al PlayBook di sganciarsi dal BlackBerry per navigare. Verrebbe finalmente rimosso il più grave difetto del tablet canadese, che sarà così libero di comunicare e sfruttare il tethering di qualsiasi dispositivo mobile di marca differente. Ci hanno messo quasi due anni alla RIM per capirlo !

Con il solo software verrà cambiato il cervello di un hardware che era bloccato a logiche sbagliate, e finalmente la tavoletta elettronica canadese potrà esprimere in libertà il suo potenziale. Era proprio questa la sensazione che si aveva da parte di chi ha avuto modo di testare e usare il PlayBook: un buon hardware strozzato da un software assolutamente sbagliato. Se così fosse, si tratterebbe effettivamente di un nuovo tablet, rivoluzionato nel solo software a tal punto di farlo sembrare appunto un prodotto nuovo. Ad oggi la sensazione era quella di guidare una Mercedes con il motore della Panda!

Il sistema operativo di PlayBook è basato su QNX, che RIM ha acquistato all’inizio del 2010. Il suo sviluppo dovrebbe creare la futura piattaforma comune a tutti i nuovi prodotti RIM, cellulari BB compresi. La piattaforma comune potrebbe chiamarsi BBX, ma non si conoscono i tempi di sviluppo. Non si conosce nemmeno se questa piattaforma sarà estendibile all’indietro, ovvero sui vecchi prodotti. RIM non rilascia informazioni al riguardo, facendo capire che il problema potrebbe non avere una soluzione per i cellulari vecchi. Del resto lo stesso BlackBerry OS 6.0 doveva essere compatibile coi telefoni precedenti, ma poi la compatibilità era solo sui telefoni nuovi. Lo stesso BB OS 7, nominato inizialmente come 6.1, è compatibile solo coi prodotti appena usciti e basta.

RIM sta passando un periodo di crisi pesantissima, e vedere finalmente il tentativo di cambiare la direzione di marcia con importanti novità strutturali fa davvero piacere. Il management sta facendo ancora gravi errori con le stesse logiche cha hanno causato la crisi dell’azienda canadese (vedi i nuovi cellulari), ma qualcosa forse sta cambiando.

E la possibilità dell’arrivo di un nuovo prodotto all’altezza dei concorrenti non può che essere presa come una buona notizia per l’intero mercato.

 

 

Fonte: InfoWorld

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