iSpesometro: quali spese vengono individuate dal fisco?

iSpesometro è un’applicazione che registra le SPESE quotidiane segnalandoti quali  lasciano tracce e possono essere individuate dal fisco, che può quindi utilizzarle per controllare la dichiarazione dei redditi.

Il programma si basa su uno speciale algoritmo che tiene conto della normativa in materia di tracciabilità e assegna a ciascuna tua spesa un indice di rischio (“alto”, “medio”, “nessuno”) e ricostruisce in tempo reale la tua capacità di reddito come può apparire all’esterno.

Gli strumenti normativi di tracciabilità considerati sono:

1. lo “Spesometro”, introdotto con l’art. 21 del D.L. 31/05/2010 N. 78 (convertito nella L. 30/07/2010 N. 122), che obbliga i soggetti titolari di partita Iva a comunicare al fisco i dati identificativi di tutti i clienti che (nel 2012) acquistino beni o servizi per un valore superiore ad € 3.000,00 con fattura o ad € 3.600,00 con scontrino o ricevuta fiscale;

2. il controllo delle movimentazioni bancarie e finanziarie, previsto dall’art. 11 del D.L. 06/12/2011 N. 201 (convertito nella L. 22/12/2011 N. 214), che obbliga banche, Poste Italiane spa e in genere tutti gli intermediari ed operatori finanziari a comunicare agli organi tributari l’elenco di tutte le movimentazioni effettuate dai clienti;

3. l’art. 49, comma 1, D.LGS. 21/11/2007 N. 231, in materia di antiriciclaggio, che vieta dal 2012 l’uso di contante per acquisti pari o superiori ad € 1.000,00, la cui infrazione può essere segnalata all’amministrazione finanziaria.

Con questo strumento potrai controllare se le tue abitudini di spesa sono coerenti con la tua dichiarazione dei redditi. Un grafico di ripartizione delle spese in base all’indice di rischio e il riepilogo mensile delle spese aiutano ad avere sempre sott’occhio il proprio comportamento.

L’app permette l’inserimento guidato di tutti i dati salienti della spesa ed assegna ad essa un indice di rischio “tracciabilità”. Ogni inserimento viene memorizzato e concorre a determinare la spesa complessiva dell’anno.

Viene poi ricostruito il reddito (minimo e massimo) che può essere presunto dal Fisco attraverso il tracciamento delle spese, con esclusione automatica di quelle spese che sono state finanziate con proventi non tassabili. Tale ricostruzione viene fatta in base all’art. 38, comma 4, D.P.R. 29/09/1973 N. 600 (cosiddetto “accertamento sintetico” o “redditometro”).

I dati inseriti possono essere cancellati e possono comunque essere protetti da una password di accesso. L’app non si connette mai ad Internet per cui è assicurata la massima riservatezza del suo contenuto. Sono presenti funzioni di ricerca e di stampa dell’elenco delle spese fatte.

iSpesometro è uno strumento di compliance che aiuta a gestire le proprie finanze con maggiore consapevolezza e responsabilità, e quindi non può essere sfruttato per sottrarsi ai propri doveri tributari e civici.

L’applicazione è disponibile su App Store al prezzo di 4,99€.

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