Terry Cheng non sarà più l’amministratore delegato di Foxconn

Terry Cheng ha occupato fino ad ora il ruolo di CEO di Foxconn, uno dei più importanti parnters di Apple e di altre aziende, ma sembra che abbia recentemente dato le proprie dimissioni dalla guida dell’azienda.

Terry Cheng ha vestito per quasi un anno il ruolo di amministratore delegato di Foxconn, ma secondo quanto riportato da Sina.com.cn le sue dimissioni potrebbero essere imminenti. Il motivo sarebbe da ritrovare in alcuni problemi legati alla salute di Cheng, e proprio questi lo avrebbero portato a rassegnare le dimissioni da CEO dell’azienda cinese. Al suo posto arriverà Calvin Chih, che vestirà il ruolo di CEO ad interim fino a quando l’azienda lo nominerà come sostituto permanente dell’ex-amministratore delegato.

Chih si occuperà di gestire Foxconn International, la divisione dell’azienda attualmente in difficoltà per quanto riguarda gli ordini ricevuti da Nokia e RIM, mentre il resto di Foxconn invece si occupa prevalentemente degli ordini ricevuti da Apple per la produzione dei suoi dispositivi.

Prima di entrare a far parte del gruppo Hon Hai, lo stesso di cui fa parte la Foxconn, Cheng ha occupato per dieci anni il ruolo di presidente del contenente asiatico della nota compagnia “Texas Instruments”.

Foxconn è, ricordiamo, uno dei principali partners di Apple per quanto riguarda la produzione dei suoi dispositivi – iPhone, iPad e Mac – e negli ultimi anni è stata bersaglio di attacchi in merito alle condizioni dei lavoratori cinesi impiegati presso le fabbriche della compagnia, che ha come clienti diverse compagnie di spessore quali Motorola, Nokia, Sony, Microsoft, Nintendo, Dell, Hawlett-Packard e diversi altri.

La compagnia cinese è stata coinvolta nello “scandalo” delle condizioni lavorative degli operai delle proprie fabbriche in Cina. Le accuse tuttavia hanno colpito in modo pesante anche Apple, uno dei più grandi partners di Foxconn, portandola ad impegnarsi affinché le condizioni degli operai fossero migliorate sensibilmente, ed infatti da diversi mesi l’azienda di Cupertino è diventata molto più trasparente e rigida in merito ai propri fornitori.

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