Riflessione: iPad 2 strizza l’occhio al Mac e potrebbe guadagnare molte quote di mercato a discapito di netbook e Macbook

Iniziamo con il porvi una domanda che vi sembrerà un po’ strana, visto l’argomento che starò per trattare: “Vi ricordate l’iPod Classic?”. Per chi non se lo ricordasse si tratta dell’iPod che possiede la celebre click whell ed anche una memoria interna infinita rispetto a tutti gli altri iPod, ma che, nonostante questo, nessuno ne parla in nessun blog o sito specializzato. Come mai? La risposta è semplice è stato “fagocitato” dal più completo e migliore iPod touch. Insomma, facendola breve, a seguire troverete la mia riflessione sul nuovo iPad 2 che si ricollegherà direttamente a quanto esposto sopra.

Il mio pensiero è il seguente: Apple non ha presentato il 2 marzo nulla di rivoluzionario, niente che ci possa far gridare al miracolo oppure spingerci a lanciare la prima serie di iPad fuori dalla finestra a mo’ di freesbie per poi correre ad acquistare il nuovo. Tuttavia, Apple ha operato una mossa, a mio avviso, molto astuta che avvicina la sua seconda generazione di tablet ad un’ottica sempre più vicina a Mac che ad iPhone.

Certamente si tratta sempre di iOS così come lo conosciamo e non a Mac OS X, ma, sin dopo la presentazione del nuovo dispositivo, mi è sembrata evidente la virata della casa di Cupertino verso un’ottica più prettamente rivolta al mondo Mac che a quello iOS. Sono arrivato ad un simile ragionamento osservando il parco software potenziale e di default presente in iPad e che è, tra l’altro, più facile gestire anche in virtù del nuovo processore dual-core A5 utilizzato da Apple.

In sostanza ora, come anche prima, un iPad possiede, sin da quando lo si attiva tramite iTunes, applicazioni come Calendario, Mail, Safari ed iPod le quali, è evidente che somiglino, anche graficamente, alla controparte Mac, dove per somigliante ad iPod si intende iTunes, e se a questi ci aggiungiamo PhotoBooth (presente solo su iPad 2), Pages, Numbers e Keynote che compongono idealmente iWork, assieme a GarageBand e ad iMovie (solo per iPad 2, ma credo che il Jailbreak troverà una soluzione a questo), possiamo vedere che la suite di iLife è quasi al completo.

Ma analizziamo proprio il capitolo Jailbreak che ci porterà un vero e proprio Finder come iFile, un Terminal, come troviamo in ogni Mac, assieme a tanti importanti tweak che ci hanno migliorato l’esperienza d’uso sui nostri iPad ma che non mi dilungo ad elencare. Per avvicinarsi definitivamente ad un utilizzo simil-Mac manca un iWeb (forse presente in iPad 3, ma poi servirà veramente?) ed un Photoshop degno di tale nome ed in cui, speriamo, anche grazie alla potenza del nuovo processore, ci pensi presto Adobe.

L’obiezione che mi verrà mossa, sono certo, è che software come iWork, iMovie e GarageBand non siano paragonabili a quelli facenti parte di qualsiasi Mac in quanto non altrettanto completi. Tutto sommato, però, a questo proposito, credo che iPad 2 abbia tutte le carte in regola per sovrastare il Macbook in policarbonato ed era proprio a questo che si riferiva la mia introduzione all’articolo, e cioè il rischio che la Apple, volontariamente o meno, faccia perdere importanti quote di mercato al Macbook base.

Insomma, l’iPad per un utilizzo base senza il bisogno di fare grafica vettoriale ha veramente tutto ed anche di più. Certo per quello esistono i laptop ed anche il Macbook che, tra l’altro possiede, come tanti altri, connettività USB, ma credo che l’utente medio possa preferire un iPad ad un Macbook anche per via del prezzo allettante e del maggior appeal che risiede, a ragion veduta, di più dalla parte del tablet che dal portatile.

E con questo non sto dicendo che iPad 2 potrà mai sostituire un portatile o un fisso ma che la maggior parte degli utenti potrebbero d’ora in poi, al momento della scelta dell’acquisto, rivolgersi più ad iPad che ad un qualsiasi netbook o Macbook base.

Che sia questa la vera novità degna di nota presente su iPad 2?

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