L’alfabeto del jailbreak: tutti i termini che dovete conoscere dalla A alla Z!

Avete mai sentito parlare dei certificati SHSH? Sapete cosa sono i file .deb? E iFaith, a cosa serve? Probabilmente molti di voi sapranno dare una risposta a queste domanda, ma molti altri potrebbero non essere tanto esperti. È per questo motivo che abbiamo deciso di redarre “L’alfabeto del jailbreaker”. In questo articolo trovate tutti i termini che dovete conoscere relativi al mondo del jailbreak!

Ecco l’alfabeto del perfetto jailbreaker:

  • Absinthe: uno degli ultimi tool per il jailbreak ad essere rilasciato. Sviluppato dal Chronic-Dev Team con un importante contributo da parte di Pod2G, Absinthe ha consentito di eseguire il jailbreak di iOS 5.1.1 su tutti i dispositivi iOS. Absinthe riprende graficamente GreenPois0n, un altro tool sviluppato dal Chronic-Dev Team, ma utilizza meccaniche di funzionamento innovative: per la prima volta, infatti, viene sfruttato il ripristino del backup tramite iTunes per iniettare il codice necessario per il jailbrek.
  • BlackRa1n: uno dei tool per il jailbreak più famosi. Sviluppato da George Hotz (Geohot), BlackRa1n ha consentito a milioni di utenti di eseguire il jailbreak del firmware 3.1 e 3.1.2 su iPhone e iPod touch.
  • Cydia: lo store alternativo per eccellenza. Creato da Saurik, Cydia ospita numerosi tweak ed estensioni che non possono essere distribuite e vendute tramite l’App Store. Dopo aver eseguito il jailbreak, Cydia sarà l’unica applicazione che differenzierà il vostro dispositivo da uno con firmware originale.
  • Deb: i file debian (.deb) sono quei file che si possono installare sui dispositivi iOS jailbroken. Normalmente la loro distribuzione avviene tramite Cydia per facilitarne il processo di installazione che, altrimenti, richiederebbe l’utilizzo di Mobile Terminal.
  • EFF (Electronic Frontier Foundation): la EFF, Electronic Frontier Foundation, è un’organizzazione internazionale non profit di avvocati e legali rivolta alla tutela dei diritti digitali e della libertà di parola nel contesto dell’odierna era digitale. La EFF ha da sempre difeso i jailbreakers nella loro lotta contro Apple per difendere la legalità della procedura. Legalità che negli Stati Uniti è stata confermata nonostante i continui appelli di Apple.
  • FireCore (jailbreak Apple TV): con il rilascio della Apple TV di seconda generazione, anche questo dispositivo di intrattenimento domestico è diventato preda dei jailbreakers. FireCore è il team alla base dello sviluppo di Seas0nPass, il tool per il jailbreak della Apple TV di seconda generazione.
  • GreenPois0n: si tratta del primo tool per il jailbreak sviluppato dal Chronic-Dev Team. A lungo atteso dagli utenti, GreenP0ison è stato sviluppato per consentire il jailbreak di iOS 4.2.1 su tutti i dispositivi Apple ed è stato anche il biglietto da visita di P0sixninja e del suo team di hacker. Inizialmente GreenPois0n era affetto da diversi problemi, poi corretti con i successivi aggiornamenti.
  • HITBSecConf: la HITBSecConf è una importante conferenza dedicata agli sviluppatori e agli hacker di iOS che in questa occasione spiegano il funzionamento dei propri programmi e come si è giunti ad eseguire il jailbreak di una determinata versione di sistema. Nell’ultima conferenza, il Chronic-Dev Team ha annunciato il rilascio della versione 2.0 di Absinthe.
  • iFaith: un programma sviluppato da iH8sn0w che consente di estrarre i certificati SHSH anche dai firmware non più firmati da Apple. In questo modo, anche nel caso in cui il firmware in uso sul vostro dispositivo non dovesse più essere firmato (ossia se non dovesse essere più installabile sul dispositivo perché obsoleto) ma lo avete installato sul dispositivo (ad esempio avete acquistato un iPhone con questo firmware) con iFaith potrete estrarre ugualmente i certificati SHSH per questa versione di iOS in modo tale da poter ripristinare questa versione del firmware in un secondo momento.
  • Jailbreak: l’operazione di jailbreak consente nel bypassare alcune limitazioni poste da Apple in iOS per offrire agli utenti il pieno controllo del proprio dispositivo, personalizzandolo con temi e tweak specifici ed aggiungendovi nuove funzioni grazie alla miriade di estensioni disponibili in Cydia sia in versione per iPhone che per iPad.
  • KakoTalk: nulla più di un’applicazione gratuita per chat istantanee. Perché inserirla in questo articolo allora? Prima che fosse rilasciato il jailbreak untethered di iOS 5.1.1, diversi hacker suggerirono di scaricare una determinata versione di questa applicazione e conservarla al sicuro. Era stata infatti scovata una falla al suo interno che in linea teorica avrebbe consentito il jailbreak dei dispositivi iOS. Tuttavia l’applicazione KakoTalk non ha mai avuto un ruolo nel jailbreak di iOS 5.1.1.
  • LimeRa1n: ad oggi LimeRa1n è l’ultimo tool per il jailbreak sviluppato dall’hacker George Hotz. LimeRa1n ha consentito il jailbreak di iOS 4.1 e delle successive versioni del firmware. Particolarmente curiosa la vicenda del rilascio del tool: il Chronic-Dev Team stava ultimando i lavori per GreenPois0n, che avrebbe tra l’altro implementato il chiacchierato exploit SHAtter, quando Geohot tornò in scena rilasciando, dopo pochi giorni dall’annuncio, il suo tool per il jailbreak di questo firmware. L’exploit di LimeRa1n (bootrom exploit) è tutt’oggi utilizzato in tantissimi tool per il jailbreak e risulta essenziale per i jailbreak di tipo tethered in attesa di sblocchi definitivi. L’exploit LimeRa1n agisce su tutti i dispositivi iOS esclusi quelli montanti chip A5 o successivo.
  • Miller (Charlie): uno degli esperti di sicurezza più famosi del settore. Charlie Miller ha spesso contribuito alla realizzazione di alcuni jailbreak rimanendo però quasi sempre nell’ombra, probabilmente per scelta personale. Nel 2012, per garantire la sicurezza degli utenti finali, Charlie Miller segnalò ad Apple un importante bug che colpiva tutti i dispositivi iOS, vulnerabilità che gli hacker avrebbero potuto sfruttare per eseguire il jailbreak ma che invece hanno preferito “sacrificare” per preservare l’integrità dei dispositivi degli utenti.
  • Nicholas Allegra (Comex): famoso nella community iOS con lo pseudonimo “Comex”, Nicholas Allegra è stato uno tra gli hacker più produttivi in questi anni. A lui è dovuta la creazione del tweak per il jailbreak Spirit e dell’innovativo JailbreakMe, primo tool che ha consentito l’esecuzione del jailbreak direttamente dal dispositivo, senza quindi ricorrere ad un programma per PC o Mac. Nel recente periodo Comex è stato contattato da Apple per collaborare con la società di Cupertino.
  • OTA (aggiornamenti di iOS): una delle funzioni più interessanti introdotte da Apple in iOS a partire da firmware 5.0 sono gli aggiornamenti OTA (Over-The-Air). Questa tipologia di aggiornamento può essere eseguita direttamente tramite il dispositivo che si sta utilizzando scaricando solo le novità introdotte e non l’intero firmware come accade invece eseguendo l’aggiornamento tramite iTunes. Ciò significa che l’intera procedura risulta davvero molto più veloce. Sfortunatamente l’esecuzione del jailbreak disattiva gli aggiornamenti Over-The-Air.
  • PwnageTool: PwnageTool è un altro tool per il jailbreak che ha fatto storia. Sviluppato anche in questo caso dal Dev-Team, PwnageTool consente di eseguire il jailbreak dei dispositivi iOS tramite la creazione di un custom firmware, operazione molto importante se si desidera preservare la baseband dei dispositivi acquistati all’estero dall’aggiornamento. In sostanza questo programma non agisce direttamente sul firmware (come fanno praticamente tutti gli altri ad eccezione di Sn0wBreeze, trasposizione di PwnageTool in versione Windows sviluppata da iH8sn0w) ma crea un firmware nuovo, già con Cydia installato, che andrà poi ripristinato tramite iTunes.
  • Quasar: è solo un esempio, ma questo programma disponibile in Cydia vi permette di farvi un’idea di quelle che siano le potenzialità offerte dal jailbreak. I dispositivi iOS, iPad incluso, consentono di eseguire una sola applicazione alla volta. Su un computer, invece, potete benissimo lasciare aperto il browser in secondo piano mentre rispondete ad un messaggio su Skype. Sia su iPhone che su iPad ciò non è possibile. Quasar è un tweak per dispositivi jailbroken, disponibile su Cydia, che permette di eseguire più applicazioni contemporaneamente sul display dell’iPad. Per ulteriori informazioni su Quasar vi invitiamo a leggere questo articolo pubblicato su iPadItalia.com.
  • RedSn0w: senza dubbio il tool per il jailbreak più collaudato. Sviluppato dal Dev-Team, Redsn0w nasce per eseguire il jailbreak dei dispositivi iOS e con il tempo si raffina con l’introduzione di tante piccole funzioni utili per i jailbreaker. Un programma, quello del Dev-Team, che non deve assolutamente mancare nella libreria digitale di un jailbreaker.
  • SHSH: i certificati SHSH sono indispensabili per eseguire il downgrade sui dispositivi iOS successivi all’iPhone 3G e all’iPod touch di seconda generazione. Questi preziosi files risultano fondamentali per i jailbreaker nel caso in cui, aggiornando inavvertitamente ad una versione di sistema successiva e non ancora sbloccata, si voglia ripristinare il jailbreak su un vecchio firmware. Normalmente questi files possono essere salvati tramite Cydia oppure con TinyUmbrella.
  • Tethered (jailbreak): il jailbreak di tipo tethered si differenzia da quello untethered per la necessità di dover collegare i dispositivi jailbroken al computer per riavviarli. In sostanza, nel caso in cui si voglia riavviare un iPhone o un iPad con jailbreak tethered, bisognerà connettere il dispositivo al computer ed eseguire il cosiddetto “Boot Tethered” tramite programi come Redsn0w. Ultimamente si è anche diffuso il cosiddetto jailbreak semi-tethered che, a differenza del tethered, permette di riavviare il device perdendo però le informazioni relative al jailbreak fino a quando non si eseguirà l’operazione descritta in precedenza.
  • UltraSn0w: l’attuale tool per l’unlock – ossia sblocco della parte telefonica – degli iPhone SIM-locked acquistati al di fuori dell’Italia. Sviluppato dal Dev-Team, Ultrasn0w può essere installato tramite Cydia e consente di utilizzare un iPhone straniero anche con schede non supportate, come le SIM degli operatori italiani. L’utilità di questo tool si è ridotta in seguito alla decisione di Apple e AT&T di rilasciare iPhone SIM-unlocked o comunque fornendo direttamente ai clienti la possibilità di sbloccare il supporto alle altre schede.
  • Veeence: seppur la sua figura non sia apprezzata da tutti, Veeence è la cosiddetta “persona informata sui fatti” del mondo del jailbreak. Non è un hacker, pur avendo buone basi. È semplicemente una persona vicina agli ambienti del Dev-Team che ha spesso rivelato o confermato alcune informazioni “interne” annunciando, ad esempio, la tipolgia di exploit su cui i team di hacker stanno lavorando per completare un nuovo jailbreak.
  • WinterBoard: la principale piattaforma per personalizzare il proprio iPhone con temi specifici. WinterBoard è una piattaforma sviluppata da Saurik che consente l’installazione dei temi su iPhone jailbroken. In Cydia sono presenti migliaia di temi compatibili con WinterBoard e adatti alle esigenze di ogni utente.
  • X-Gold 608: era l’exploit originale utilizzato per l’unlock degli iPhone 3G stranieri (SIM-locked) e veniva eseguito con…
  • YellowSn0w: YellowSn0w è il papà (ormai defunto) di Ultrasn0w. Con questo programma era possibile eseguire l’unlock dell’iPhone 3G straniero utilizzando un computer. Fu mostrato per la prima volta in funzione nel dicembre del 2008 dall’hacker MuscleNerd del Dev-Team.
  • ZiPhone: il primo vero tool per sbloccare l’iPhone. Fu rilasciato da Piergiorgio Zambrini, in arte Zibri, nel 2008 e consentì per la prima volta di bypassare i sistemi di sicurezza di Apple per eseguire codice non firmato su iPhone.

Adesso sapete tutto, o quasi, sul mondo del jailbreak. Fateci sapere le vostre opinioni sull’articolo tramite il box dei commenti!

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