Fin da quando Apple ha presentato i propri gioiellini mobili, in rete sono iniziate a circolare le lamentele di utenti che ritenevano i dispositivi tanto prezioni quanto delicati. Quindi sono presto emersi sul web foto, recensioni, video che dimostravano la delicatezza di questi dispositivi. Per quanto chi vi scrive è il fortunato possessore di un iPhone 4 che, privo di qualsiasi protezione, ha toccato il suolo più o meno violentemente diverse volte senza mai frantumarsi, è un dato di fatto che intorno a questa realtà oggi si è creato un vero e proprio business: pellicole antigraffio, protezioni anti urto, semplici custodie e custodie irrobustite con alluminio anti urto…
. Ma vi è una discreta fascia di utenti che invece desidera “gustare” il design di Cupertino ed i materiali usati, proprio per il gusto di averli. Un conto è sentire sotto le proprie dita la plasticosità di una pellicola antigraffio, un altro è avere sotto le dita lo scorrevole vetro temprato di iPhone ed iPad. Ed è per questo “piacere” nel guastare il materiale che distingue un iPad o un iPhone da un qualsiasi altro dispositivo concorrente fatto in plastica che in molti tengono i loro preziosi oggetti privi di qualsiasi protezione. Ma quando lo sciagurato giorno arriva? Come fare? A chi rivolgersi? Apple ha sicuramente un ottimo servizio di riparazione, ma indubbiamente non è alla portata di tutti. Esistono soluzioni più economiche? Sono queste le domande che molti pongono anche alla nostra redazione. Ed è per rispondere a queste domande che abbiamo deciso di accettare l’invito dei nostri cari amici di iRiparo.com. Un gruppo di ragazzi davvero simpatici che hanno aperto le porte della loro sede alle nostre telelcamere, presentandoci la loro attività, che ruota tutta intorno alla riparazione dei nostri iDevice. Dopo il salto una breve presentazione ed il video riassuntivo del nostro incontro.
Nella speranza che lo scenario sopra descritto non vi sia familiare, questo articolo sicuramente aprirà le ferite forse mai sanate di molti utenti di iPadItalia.com e iPhoneItalia.com. Un idevice distrutto è quanto di più brutto si possa augurare ad un appassionato Apple. Basta una piccola ricerca sul web per scoprire come questa realtà in fondo non è mai lontana da noi abbastanza. Che sia una piccola scheggiatura, una bottarella laterale, o una frattura impegnativa come quella nella foto, il panico e lo sconforto si gettano sugli sfortunati possessori dell’iPad infortunato. Ci duole anche sottolineare come proprio a causa di questa apprensione in rete sono sorte decine e decine di siti, inserzioni Ebay e fantomatici professionisti che promettono la riparazione a prezzi modici rispetto l’assistenza Apple. Ci si può affidare ad uno di questi esperti riparatori come si fa con una lavatrice o un televisore?
Come se non bastasse, per risparmiare ancora di più, sono emersi pian piano dei veri e propri kit di riparazione fai da te. Comodi, facili e veloci (almeno a loro dire) offrono l’opportunità di risparmiare decisamente rispetto a qualsiasi altro intervento ufficiale o no. In più la clausula del: soddisfatti o… affari nostri. In fondo il danno lo faremmo da soli. C’è da dire però, che insieme a questi kit, viene sempre fornita anche una videoguida, tanto di moda oggi, che mostra per filo e per segno come utilizzare il kit, strumenti e ricambi e riparare il dispositivo come fosse nuovo. Di conseguenza youtube oggi ospita i video moltissimi altri “smanettoni” che riusciti nell’impresa, si dedicano a condividere i trucchi che hanno imparato nel riparare i loro dispostivi. Non vi nascondiamo che una certa sensazione di “shock” la si prova ancora quando alcune volte abbiamo visto con quali modalità vengono letteralmente aperti questi dispositivi. Trovare gente che con gli iPad ci prova il proprio frullatore e semplice come trovare il riparatore di turno che smonta l’iPad con un apri scatole.
E’ in questo clima che ci siamo sentiti spinti ad indagare quanto realmente si risparmia nel “inventarsi” riparatori fai da te o tra l’affidarsi ad Apple o a società specializzate.
Come per tutti gli altri suoi prodotti, Apple si attiene alle sue regole. Quando uno di noi acquisterà un iPad potrà godere del supporto tecnico telefonico gratuito per 90 giorni. L’iPad, la sua batteria e tutti gli accessori inclusi nella confezione sono dotati di garanzia sui difetti di fabbricazione per un anno. Da qualche anno inoltre, anche Apple come rivenditore europeo, deve fornire un’anno ulteriore per ogni dispositivo venduto, per un totale di 2 anni di garanzia. Storia diversa per chi lo ha acquistato on line a cui viene riconosciuto solo un anno di garanzia a causa di una mancata legislazione. Anche per l’iPad però esiste l’AppleCare Protection Plan, l’estensione del supporto tecnico e la copertura hardware fino a due anni dalla data di acquisto originale dell’iPad. Questa protezione inoltre, garantisce accesso diretto agli esperti Apple per domande e consigli sull’utilizzo dell’iPad. Ma sia la garanzia, che la Apple Protection Plan, valgono per difetti hardware non dovuti alla nostra “mancata cura” verso il dispositivo. E i danni accidentali?
La distruzione del vetro di un iPad chiesta direttamente in Apple Store può costare anche 410 euro circa. Cifra rilevante, non credete?
Se vi sentite sicuri, capaci, coraggiosi potreste quindi tentare l’acquisto di un kit di riparazione iPad, completo di cacciaviti, guanti anti taglio, pennellino, etc etc. I costi varierebbero da un minimo di 50 euro + spese di spedizione per il vetro di un iPad di prima generazione, alle 200 euro per il vetro di un iPad 3 con sensore touch già incollato. Come vi sembra come prezzo?
Ma se come la nostra lettrice Elena, non ve la sentite di operare da soli il vostro gioiellino, ma non avete nemmeno voglia di spendere quasi la stessa cifra di un iPad nuovo, allora ecco che professionisti come iRiparo.com possono venirvi in aiuto.
Se siete curiosi e volete vederli all’opera per scoprire come avviene una vera riparazione professionale, guardate pure il video seguente che, dopo delle brevi interviste, vi mostrerà un tecnico iRiparo che ripara l’iPad di Elena: