iPadItalia intervista Stefano Cordara, direttore del Red Live Mag: editoria digitale, editoria cartacea e… futuro!

Alcuni giorni fa vi abbiamo parlato di Red Live Mag, un magazine dedicato ai motori e disponibile gratuitamente su iPad. Si tratta di uno dei progetti editoriali italiani più interessante degli ultimi mesi, e per questo abbiamo voluto intervistare il direttore della rivista digitale, l’ingegnere Stefano Cordara.

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RED Live Mag è molto più di un giornale su carta trasformato in digitale, perché propone un approccio inedito alle due e alle quattro ruote. Il fascino di un giornale di carta si fonde con la fruibilità e la suggestione dei media digitali, per dare vita a uno strumento di informazione dove i percorsi di lettura sono continuamente ricreati e perciò, in ultima analisi, completamente liberi. Il lettore non deve più sottostare ad alcun limite: luogo e modalità di fruizione, approccio alla multimedialità, archiviazione. La qualità dei contenuti è alta, ma con un linguaggio che riscopre semplicità e chiarezza, per un ritorno alle origini del giornalismo. In più, al fascino della parola si affianca l’emozione di foto, video e interazione. Per gli appassionati e per chi si avvicina al mondo delle due e delle quattro ruote da neofita. L’applicazione può essere scaricata gratuitamente da questo link. Anche i singoli numeri possono essere scaricati gratuitamente.

Ci può presentare in breve Red Live?

RED Live è un progetto editoriale multipiattaforma che parla di auto e moto in un modo nuovo e nettamente “emozionale”. L’obiettivo è di coinvolgere il lettore a 360 gradi, non solo facendolo sentire a al volante o in sella, ma anche spiegandogli in modo semplice e comprensibile la tecnologia racchiusa nelle auto e nelle moto che guidiamo tutti i giorni. Spiegazioni che molti vorrebbero sentire ma che pochi hanno coraggio di chiedere. Abbiamo cercato di guardare avanti e capire quale sarà il futuro della mobilità: per questo abbiamo inserito rubriche come REDZero, dedicata ai veicoli a basso impatto ambientale, e 2Senza, sulle biciclette, perché la passione per i motori e allo stesso tempo per le bici d’alta gamma è molto diffusa. Nel nostro percorso editoriale, moto, auto e bici non vivono di vita propria ma si incontrano e si “scontrano” in servizi che le mettono a confronto. Devo dire con un pizzico di orgoglio che a detta di tutti, lettori ma anche operatori di settore, abbiamo portato una ventata di novità nel settore dell’editoria specializzata. Non era facile, ma Il messaggio di RED è passato e i nostri fan aumentano di giorno in giorno.

Come è nata l’idea?

Abbiamo svecchiato il concetto di “giornale specializzato”, ma anche di “sito specializzato”.  Tutti uguali, tutti con le stesse prove, tutti con poca voglia di innovare e di inventare, tutti con poca attenzione alla qualità. Un giorno io e i miei due soci Marco Selvetti ed Edoardo Margiotta ci siamo trovati, ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: “Non ci piace nulla di quello che troviamo in edicola. E se provassimo a fare noi qualcosa di meglio?” E siamo partiti a testa bassa cercando di mettere in pratica le nostre idee. Tra il dire e il fare ci sono state notti insonni e una mole di lavoro impressionante. Dovevamo trovare qualcosa che “rompesse” veramente gli schemi: ecco il perché della rivista  nativa per iPad, o delle foto grandi sul sito, che ha un look più da magazine di moda che da blog; o ancora dei video di nostra produzione in standard cinematografico. Tanti ingredienti per una torta dal gusto tutto nuovo. Quando siamo partiti abbiamo messo alcuni punti fermi: nessun compromesso sulla qualità di testi, foto e video. Siamo in tempo di crisi e tutti tendono a risparmiare, spesso a scapito della qualità, ma il lettore va sempre è il principale “cliente” (anche se da noi non paga nulla) e alla lunga, se non trova qualità, lascia.

Che difficoltà state riscontrando nel mercato dell’editoria digitale?

Credo più o meno quelle che trovano tutti, dai piccoli editori ai grandi gruppi editoriali. Opero nel digitale dal 1998, ai tempi ero quasi un pioniere ma già ne intuivo le potenzialità impressionanti. Oggi, finalmente, tutto il mondo si è accorto dell’importanza del digitale, i player spostano investimenti dalla carta al web. Un video virale, se ben fatto, può fare milioni di contatti, numeri che la carta si sogna. Però il problema è che dal digitale tutti pretendono grandi numeri a bassi costi. Tutti insomma vogliono pagare poco, troppo poco. A partire dal lettore che non è ancora a disposto a spendere per l’informazione digitale, mentre è disposto a farlo (qualche volta) per comprare un giornale. Lo stesso vale per l’investitore che paga fino a 10 volte di più una pagina di pubblicità su un quotidiano rispetto a un banner su un sito che magari gli dà il doppio dei contatti. Eppure l’informazione di qualità ha dei costi indipendenti dal media su cui viene pubblicata. È una questione di maturità degli interlocutori: sono convinto sia solo questione di tempo ma il digitale sarà correttamente valorizzato. Per quello che riguarda la rivista su iPad, la difficoltà maggiore è nel far percepire agli investitori la potenzialità delle interazioni e che una pagina pubblicitaria dovrebbe essere valorizzata come una pagina su carta. Loro chiedono quanti “contatti” fa, come se si trattasse di un banner, ma non è la stessa cosa. C’è ancora un po’ di confusione perché lo strumento è nuovo. Mi stupisce , però, che molte persone che si occupano di comunicazione non abbiano approfondito la loro conoscenza su uno dei mezzi più rivoluzionari del decennio.

Come vede il futuro dell’editoria cartacea?

Non positivo. In questi anni Internet ha dato uno scossone all’editoria tradizionale, e ora l’iPad potrebbe dargliene un secondo, anche se forse non di uguale potenza. Gli editori tradizionali hanno sbagliato l’approccio. Prima hanno snobbato le testate Internet come “una cosa da smanettoni fatta per gioco da gente poco professionale”. In effetti alcune volte è cosi, ma quando sul mercato sono comparse realtà digitali con redazioni vere e proprie capaci di creare contenuti di qualità pari se non superiore alla loro si sono trovati spiazzati. Hanno iniziato a fare una specie di “gara di velocità” con Internet, cercando l’anteprima a tutti i costi, la copertina ad effetto. Strada sbagliata, impossibile battere Internet sulla velocità: se tu esci la mattina con il modello X in copertina stai pur certo che dopo poche ore almeno 10 siti parleranno di quello stesso modello. Gratis. La mia opinione è che la carta non morirà ma verrà pesantemente ridimensionata: di troppi giornali tutti uguali ne resteranno pochi, quelli che sapranno fare qualità, che non faranno la gara per battere Internet sul suo stesso terreno (perdendo), ma cercheranno di fare approfondimento, servizi davvero speciali o spettacolo. La carta deve convincere ad andare in edicola a spendere dei soldi, al punto che una volta comprata la rivista la conservo in libreria. L’informazione usa e getta non funziona. La trovo su Internet, gratis.

5. Cosa offrite agli utenti iPad?

Quello che offriamo è un contenitore unico nel mondo dei motori. Parliamo di auto, moto, bici, mobilità con servizi che cerchiamo di rendere sempre unici e di cui curiamo la qualità dei contenuti (testi-foto-video) in modo maniacale. L’unicità di RED Live Mag sta nel non essere un pdf cartaceo riadattato per il tablet (vorrei sottolineare che non siamo solo su iPad, ma anche su Android e Kindle Fire HD) con qualche gallery, ma un progetto che nasce per sfruttare a fondo le qualità multimediali e tattili del tablet. Sfogliando RED Live Mag il lettore è coinvolto in modo continuo, perché i testi scorrono, le foto si ingrandiscono, i video completano l’informazione. Può vedere il morphing evolutivo di un modello al ritmo di un “tap”, oppure navigare nel menu di un cruscotto come se stesse realmente azionando il comando. È un modo del tutto nuovo di spiegare concetti che altrimenti, a parole, richiederebbero testi lunghissimi. È questa la nostra unicità, una unicità che richiede un ripensamento dei servizi fotografici fin dalla fonte. Tutto lo staff è coinvolto. Produrre RED Live Mag è un lavoro corale che coinvolge giornalisti, fotografi, cameraman e montatori video.

6. Come è strutturata la vostra redazione?

Siamo tre soci con esperienza giornalistica decennale nel settore automotive, ma con un ingrediente fondamentale in più: la complementarietà delle competenze. Io ho lavorato per giornali di carta, per la TV e, negli ultimi 10 anni per un sito web. Edoardo Margiotta viene da 10 anni di carta stampata, Marco Selvetti è “l’uomo TV” con oltre 10 anni di esperienza in video. Una complementarietà fondamentale per creare un prodotto di alto livello come RED Live Mag. Perché nell’iPad convivono tutte queste dimensioni, insieme, e tutte richiedono competenze specifiche. Abbiamo anche un grafico, un fotografo interno, operatori TV e Videoeditor. Oltre a una piccola struttura commerciale.

7. Quali sono gli elementi che vi contraddistinguono dalle classiche pubblicazioni cartacee?

La possibilità per il lettore di interagire con l’iPad rappresenta di sicuro l’elemento di maggior caratterizzazione del nostro magazine. Con le interazioni che possono essere considerate quasi “un gioco”, riusciamo a spiegare concetti complessi che sulla carta sono praticamente impossibili da descrivere, a meno di non elaborare trattati tecnici lunghi pagine e pagine, che poi non legge nessuno. Su carta c’è sempre troppo poco spazio, sul tablet questo è un problema risolto. I testi possono scorrere, si supera il concetto di “pagina” perché in una sola schermata posso farci stare 10.000 battute, 50 foto e un video. Il tablet e l’iPad in particolare è il perfetto punto di incontro tra la grande quantità di elementi visuali che posso trovare su un sito (gallery, video, testi) con “l’eleganza” di un impaginato cartaceo. La fruizione è simile a quella di un giornale di carta (lo leggi sul divano) ma con contenuti molto più evoluti e completi. Sottolineo che, una volta scaricato, il magazine è residente sull’iPad per cui si può leggere ovunque, anche in assenza di connessione. Per cui, ad esempio, anche in aereo, proprio come un giornale di carta.

8. Quali sono gli obiettivi per questo 2013?

Continuare a crescere sia come accessi al sito (www.red-live.it), sia, soprattutto, come scaricamenti della nostra rivista su iPad. Siamo partiti bene, RED piace, ma siamo nuovi e dobbiamo farci conoscere dal grande pubblico. E poi continuare sulla strada tracciata fino a oggi: qualità e servizi interessanti, originali, emozionanti.

9. Senza l’iPad, l’editoria digitale si sarebbe diffusa lo stesso così velocemente?

Ritengo in realtà che l’editoria digitale esista più o meno da un decennio, solo che non veniva realmente compresa. La grande massa di notizie che si può trovare su Internet ha fatto sì che l’editoria digitale di qualità venisse inserita in un unico calderone in cui la mediocrità la fa da padrone. L’iPad però è un’altra cosa. Aprire un sito per dire la propria su qualsiasi argomento è questione di 10 minuti, pubblicare una rivista su iPad richiede ben altre competenze e capacità. L’iPad fa la differenza ed è questo il vero salto di qualità. Quindi l’arrivo dell’iPad certamente ha dato un impulso enorme all’editoria digitale. E siamo solo all’inizio.

I tre soci di Red Live:
  • Stefano Cordara, ingegnere pilota e giornalista, caporedattore di una testata che vive solo su web, la sua è un’autorevolezza sul campo che lo rende prezioso punto di riferimento per il pubblico degli appassionati veri.
  • Marco Selvetti, talento innato per la guida spettacolare. Visione d’insieme ed efficacia permeano tutte le sue creazioni video giornalistiche. Una personalità brillante che lo rende protagonista naturale in qualunque ambiente.
  • Edoardo Margiotta, mente eclettica, versatile. Dalla laurea in Giurisprudenza al Master di Publitalia, approda per passione al mondo dei motori. Curiosità, metodologia, precisione. Per lui niente è ostacolo ma occasione. La rivista per cui lavora, con il suo operato, raggiunge un posizionamento insospettabile grazie alla cura impeccabile dei contenuti (testuali e fotografici).
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