iWork è la suite di programmi che Apple offre a tutti gli utenti che acquistano un nuovo Mac o dispositivo iOS, e che consente di utilizzare funzioni molto simili a quelle di Office per la gestione di documenti di testo, presentazioni e fogli di calcolo. Per alcuni, iWork può sostituire agevolmente Office, ma per tanti altri la mancanza della suite Microsoft su App Store è un vuoto che deve essere riempito. Ecco perchè.
Office è, ed è stato, lo standard di compatibilità e interoperabilità in ambienti aziendali e accademici. Accade raramente che qualcuno chieda di convertire un file .doc o .xlsx perchè non compatibile con i software installati sul proprio computer. Insomma, Office offre una compatibilità elevata ed è una suite conosciuta dalla maggior parte degli utenti, e non solo da quelli più esperti come invece avviene spesso con iWork.
Inoltre, tutte le app del settore consentono di importare o esportare documenti Office, in quanto non offrire una funzione di questo tipo significa decretare la morte del software stesso. Non a caso, anche iWork offre funzioni simili, con importazione ed esportazione che funzionano spesso senza problemi. Quando, però, una presentazione o un foglio di calcolo realizzati con Office sono molto complessi, la compatibilità non è mai assicurata e questo può provocare seri problemi.
Ancora, Office è conosciuto più o meno da tutti, quindi offrire la suite anche su iPad aprirebbe la strada ad un utilizzo ancora più massiccio del tablet Apple anche in ambienti dove non viene ancora sfruttato.
Per questi motivi, a quattro danni dal debutto dell’iPad, stiamo ancora aspettando con trepidazione una versione originale di Microsoft Office. Fortunatamente, sembra che la suite sarà pubblicata su App Store nel mese di luglio, per la felicità di milioni di utenti.