iPadOS 13 rappresenta, figurativamente parlando, un passo importante nelle politiche software di Apple. Per la prima volta infatti l’azienda ha posto una vera e propria distinzione tra software per iPad e software per iPhone ma nonostante questo abbia cambiato poco in termini operativi e di sviluppo rappresenta un chiaro segnale dei piani futuri di Apple.
Alcuni anni fa, in corso di presentazione del primo storico iPad, il compianto Steve Jobs si rivolse a questo prodotto utilizzando il termine “post-PC product“, identificando iPad non come una vera alternativa al classico Mac ma come un prodotto in grado di coesistere e di semplificare molte operazioni sino ad oggi relegate al solo mondo Mac. La linea di demarcazione è stata però sempre molto netta a causa di alcune evidenti (e probabilmente volute) lacune volte a mantenere ben distinti i due prodotti. Con iPadOS 13 si può a tutti gli effetti parlare di una vera e propria convergenza tra le due categorie di prodotto che pur non sostituendosi a vicenda nella loro totalità riescono in molte operazioni ad offrire il medesimo risultato, se pur chiaramente con approcci differenti.
iPadOS 13 è il sistema operativo della svolta, che va indiscutibilmente a riscrivere l’approccio al tablet di Cupertino e lo fa colmando finalmente molte delle principali lacune del sistema operativo mobile di Apple. Manca purtroppo ancora il supporto all’utenza multipla, una mancanza che continua a rendere iPad un dispositivo strettamente personale, tuttavia dopo questi mesi di beta testing risulta impossibile non apprezzare lo sforzo fatto da Apple con questo nuovo major update che rende finalmente possibile ad oggi affidare unicamente ad un iPad gran parte della propria produttività. Le prestazioni sono ora eccellenti e a farla padrona è sicuramente la fluidità operativa riscontrabile in tutte le operazioni come la navigazione all’interno del sistema, l’apertura, l’esecuzione delle varie applicazioni e la gestione di più processi in background; tutto vi apparirà sempre rapido e fulmineo anche in presenza di iPad non proprio di ultima generazione.
Con iPadOS 13 arrivano tanti ritocchi all’interfaccia utente, sostanziali e dal grande impatto in termini visivi e funzionali. La grande novità è sicuramente la dark mode la quale, vista l’assenza di un modello di iPad dotato di display OLED, non ha certamente lo stesso impatto della controparte iPhone tuttavia migliora non poco la leggibilità e la fruibilità di iPad nelle ore serali, rendendo l’utilizzo del device meno stancante e più piacevole per lunghe sessioni; tale modalità può essere richiamata anche da centro di controllo oppure schedulata dal tramonto all’alba. La griglia di applicazioni guadagna poi finalmente una sesta colonna, riducendo gli sprechi di spazio, ma un’altra novità apprezzabile riguarda la sezione dedicata ai widget che può ora essere fissata in prima pagina, così da avere sempre in primo piano i vostri strumenti di lavoro più ricorrenti come Mail, promemoria o altro.
Apple ha apportato diverse novità grafiche e funzionali anche a gran parte delle proprie applicazioni stock come Mappe, Promemoria e Note ma le grandi novità riguardano senza alcun dubbio Safari e File. Nel primo caso infatti, oltre all’arrivo di tante scorciatoie da tastiera ben implementate, arriva finalmente l’attesissimo download manager con il quale possiamo finalmente scaricare dal web ogni sorta di file per poi aprirli con una delle applicazioni compatibili installate all’interno del nostro device; inutile sottolineare la grande portata di questa funzionalità la quale arriva con tanto ritardo ma che rende ora l’esperienza Safari decisamente alla pari rispetto alla controparte desktop.
Questa novità ci porta essenzialmente a tirare in ballo anche File che ora diventa finalmente un file manager a tutti gli effetti e che grazie all’atteso supporto di dispositivi di memoria di massa esterni ci consente finalmente di gestire ogni genere di file sul nostro tablet in completa autonomia creando cartelle ed effettuando operazioni comuni ai diversi OS desktop come copia, incolla, duplicazione e tanto. Anche in questo caso forse troppo ritardo da parte di Apple ma finalmente possiamo ora sfruttare pienamente lo spazio all’interno del nostro dispositivo importando file da memorie esterne e questo va inevitabilmente ad aumentare il livello di produttività consentendoci ad esempio di importare foto e video da una scheda SD o una chiavetta USB.
Con iPadOS 13 arrivano tante nuove gestures per selezionare, copiare e incollare il testo oltre ad alcune nuove funzionalità di Apple Pencil che diventa non solo più reattiva ma ci consente di effettuare rapidamente screenshot per poi modificarli al volo apportando annotazioni grazie alla palette strumenti. Se però penna e dita non dovessero esservi sufficienti arriva in vostro soccorso anche il supporto a mouse e trackpad, attivabile dal menù di accessibilità, che vi restituirà un’esperienza molto vicina a quella di un computer desktop o portatile. Tramite il tasto destro del mouse possiamo richiamare un menù con tutta le scorciatoie che siamo abituati a conoscere tramite il 3D Touch introdotto da Apple con iPhone 6S, scorciatoie che possiamo comunque richiamare attraverso una pressione prolungata sull’icona di una determinata applicazione. Questa novità, accoppiata ad una tastiera, rende l’esperienza ancor più vicina a quella di un computer. Anche il menù di condivisone subisce importanti modifiche, rendendosi ora molto più customizzabile e velocizzando le comunicazione tra più applicazioni.
Grande restyling per quanto riguarda l’applicazione Foto, totalmente ridisegnata con una nuova veste grafica decisamente più moderna e piacevole ma sopratutto arricchita di una ricerca più efficiente che grazie al machine learning consente di cercare agevolmente soggetti, oggetti, animali e tanto altro all’interno delle foto. Nella nuova sezione Per Te troveremo una capillare categorizzazione di foto e video basata su luoghi, eventi e particolari ricorrenze che viene effettuata in modo automatico dal sistema.
In ottica editing iPadOS 13 porta nuovi e potenziati strumenti di editing grafico che interessano foto e video. Con questi nuovi strumenti possiamo modificare file multimediali in maniera molto più profonda andando a ritoccare parametri come esposizione, contrasto, temperature colore e tanti altri settings che in molti casi non hanno minimamente fatto rimpiangere l’adozione di applicazioni più specifiche; non ci ritroviamo certamente di fronte ad un tool avanzato per i professionisti, tuttavia in molti contesti gli strumenti a nostra disposizione si sono rivelati più che adeguati per ottenere foto e video più brillanti.
Come non citare inoltre la nuova funzionalità Sidecar, che ci consentirà di utilizzare iPad come secondo display del nostro Mac. Potremo utilizzare iPad sia come display clone che come display esteso, una soluzione che apre ovviamente tantissimi scenari e che grazie al supporto della comunità di sviluppatori offre notevoli spunti operativi in più. Per ottenere tale funzionalità dovremo tuttavia attendere anche il rilascio di macOS Catalina, previsto più avanti nel corso dell’autunno.
Con iPadOS13 non solo produttività ma anche tanto sano divertimento. Il nuovo aggiornamento introdurrà infatti il tanto atteso servizio Apple Arcade, la nuova grande scommessa di Apple che al costo di 4,99 euro mensili vi darà accesso ad una libreria esclusiva di titoli videoludici che potranno godere anche del supporto ai joypad di PlayStation 4 e Xbox One.
iPadOS 13 appare insomma ad oggi un sistema operativo decisamente maturo, capace di compiere quel passo essenziale per consentire ad un dispositivo come iPad di raggiungere un livello di produttività mai visto prima su un tablet targato Apple. Grazie a questo nuovo update riuscire a lavorare con il solo iPad non è più un miraggio ma una concreta realtà che abbiamo potuto sperimentare in questi mesi dove per tanti giorni siamo riusciti a dimenticarci il Mac spento sulla scrivania senza soffrirne la mancanza. Chiaramente l’esperienza utente resta quella di un tablet e priva di molti applicativi desktop ad oggi insostituibili (Final Cut, Logic Studio e tanti altri), tuttavia non serve molta pratica per familiarizzare con i nuovi strumenti ed adeguare il proprio workflow alle nuove soluzioni offerte da iPad.
Parlare di rivoluzione potrebbe sembrare in un primo approccio eccessivo ma quello che ci ritroviamo di fronte è un aggiornamento FONDAMENTALE che vi restituirà un’esperienza d’uso di ben altra categoria e davvero produttiva, priva di quelle fastidiose limitazioni operative che per troppo tempo hanno caratterizzato iPad. Provare per credere ma siamo sicuri che utenti comuni e gran parte dei professionisti potranno davvero dire parzialmente addio al Mac/PC in favore di una soluzione perfetta per la mobilità, compatta e completa di quasi tutte le funzionalità che occorrono non solo per il lavoro ma anche per il tempo libero.