Lo stesso Woz lo aveva già dichiarato con sicurezza in tempi non sospetti, ma questa storia che vi proponiamo, pubblicata da UsNews, ci porta ancor di più a riflettere su quanto stia cambiando il rapporto tra l’uomo e la tecnologia con l’avvento dei tablet, e dell’iPad in particolare.
“Hannelore Jend lasciò la sua casa a Darmstadt, in Germania, nel 1949 e si stabilì nell’area di Denver con suo marito, che era nell’esercito.
Oggi, all’età di 88 anni, ha appena fatto visita alla sua città natale senza mai spostarsi dalla sua casa di riposo al Balfour Retirement Community di Louisville, in Colorado.
Come parte di un nuovo programma di insegnamento all’utilizzo dell’iPad, Jend è stata in grado di vedere la sua casa con Google Earth, una popolare applicazione per iPad.
“Mi piace girovagare” ha dichiarato. “Mi piace viaggiare, e questa esperienza è stata elettrizzante per me.” Ha aggiunto che è passato così tanto tempo dalla sua ultima visita a Darmstadt che vedere di nuovo il suo vecchio quartiere è stato “spiritualmente incredibile”.
Sandy Christensen è il direttore esecutivo della comunità, che offre servizi di assistenza infermieristica e quotidiana altamente qualificati ai suoi ospiti. Insieme alla cura delle demenze e alla ricerca dell’autonomia, questa è una delle quattro strutture che compongono il complesso Senior Living Balfour.
Christensen afferma che gli ospiti apprendono in continuazione con l’iPad, ma guardare posti nel mondo è diventata l’attività preferita.
Gli ospiti hanno ampliato il loro uso dei siti di informazione e di giochi, e accedono a YouTube per guardare i video più popolari tanto quanto quelli delle lezioni di artigianato e delle ricette di cucina.
C’è anche un club di lettura nella comunità che sta iniziando esperimenti con l’iPad e gli audiolibri, oltre che sfruttare le potenzialità del device per aumentare la dimensione del carattere dei testi per facilitarne la lettura.
Oltre che divertirsi da soli con i loro device, alcuni residenti utilizzano i loro iPad anche per rimanere in stretto contatto con i loro familiari.
Virginia Croce, 87 anni, ha portato suo nipote ventenne alla comunità e ha partecipato con lui ad una lezione sull’iPad. Quando sua figlia è andata in vacanza ad Antigua con suo marito, Virginia ha potuto seguirli da remoto durante il loro viaggio, e vedere i posti che hanno visitato.
La comunità di Balfour acquisterà altri iPad, ha ammesso Christensen, incluso il nuovo iPad 2, con la videocamera frontale. Il nuovo modello permetterà di fare video comunicazioni in maniera estremamente semplice, anche se gli ospiti non hanno ancora iniziato ad usare l’iPad come strumento di comunicazione.
Ampliando il discorso, ricerche recenti su come gli anziani utilizzano l’iPad hanno evidenziato che gli utenti di una certa età sono molto attirati dai vantaggi della facilità d’uso del device, ma non dalle numerose applicazioni complesse ed altre caratteristiche che vengono spesso enfatizzate nelle recensioni dell’iPad.
Ad esempio, l’iPad ha di suo una serie di strumenti per persone con problemi di udito o ipovedenti. Questi strumenti includono la pronuncia dei testi e i sottotitoli, che possono risultare estremamente utili ad anziani che hanno difficoltà nell’ascolto e nella vista.
Tuttavia, questi usi sono attualmente al di là delle capacità, e forse anche degli interessi, degli utenti più anziani.
Andrew Carle è un assistente presso la George Mason University e direttore di un programma di vita assistita per anziani.
Nei suoi primi lavori con anziani e iPad, Carle evidenziò che “i partecipanti hanno giudicato la iPad molto, molto facile da capire ed usare. Tutti [gli utenti più anziani] erano in grado di utilizzare le funzioni di base dopo un minuto o due di spiegazioni”.
L’assenza di mouse e tastiera ha generalmente aiutato gli anziani, che in precedenza avevano lottato con i PC e li avevano abbandonati perché troppo complicati per loro.
Carle è stato tuttavia colpito dalle caratteristiche dell’iPad a cui gli utenti più anziani non hanno dato importanza. “C’è stato uno scarso interesse nel fatto che l’iPad sia portatile”, ha dichiarato. La maggior parte degli utenti anziani non ha viaggia molto e quindi non ha valore il fatto che possano poratre un iPad in giro con loro.
“Sorprendentemente”, ha aggiunto, “nessun partecipante ha manifestato molto interesse nell’uso dell’iPad con applicazioni per la salute e il benessere”. Queste applicazioni sono fortemente promosse dai medici in merito alla diffusione delle cartelle cliniche elettroniche. Ma lo stesso Carle ha notato che gli anziani erano interessati alla privacy delle informazioni sulla loro salute e preoccupati del fatto che potesse essere relativamente facile per qualcuno andarsene via con un iPad contenente le loro cartelle cliniche.”
Il tablet sta entrando nella vita delle persone in maniera più semplice e immediata di quando qualsiasi PC abbia mai fatto.
Le distanze tra uomo e tecnologia si sono ulteriormente ridotte da quando tutte le complicazioni portate da uno strumento apparentemente complesso come il PC sono sparite, lasciando spazio ad un device che ha riportato l’interazione al semplice ed essenziale utilizzo delle nostre dita.