Questa volta in compagnia di Facebook. Si allarga l’inchiesta del Senato degli Stati Uniti d’America, che ha convocato per una nuova udienza le aziende di Cupertino e Mountain Wiev, a riferire ulteriori dettagli sulla gestione dei dati personali, questa volta in compagnia del colosso dei social network.
Oramai non è più solo questione di dati di localizzazione. Le istituzioni americane iniziano a puntare il dito sulla gestione in toto dei dati personali da parte dei colossi dell’informatica, e sembra che vogliano vederci chiaro su ogni aspetto.
Per questo motivo hanno di nuovo chiamato a riferire questo giovedì alle 10 sia Apple che Google, questa volta in compagnia di Facebook, come riporta 9to5 Mac:
“Presso la corte a riferire sul banco dei testimoni ci sarà Bret Taylor, chief technology officer di Facebook, Catherine Novelli, vice presidente della sezione affari governativi di Apple, e Alan Davidson, direttore delle politiche di ordine pubblico di Google.
Insieme a loro ci sarà Morgan Reed, il direttore esecutivo della Association for Competitive Technology, e Amy Guggenheim Shenkan, presidente e COO di Common Sense Media.
Davanti a questo gruppo ci sarà David Vladeck, il direttore del l’ufficio di tutela dei consumatori per la Federal Trade Commission.
Da notare l’assenza del Dipartimento di Giustizia statunitense, che faceva parte del gruppo di apertura dell’udienza della scorsa settimana, così come quella di un rappresentante di Microsoft, che raccoglie informazioni sulla posizione dei dispositivi con Windows Mobile 7 a ID univoco.”
Si è partiti dal Locationgate, ma ormai la questione si è evoluta a tal modo da coinvolgere ogni aspetto della privacy degli utenti.
Le istituzioni americane non mollano, e a questo punto non crediamo lo faranno finché Apple Google, Facebook e chiunque sarà coinvolto non daranno davvero risposte chiare o ammettano, in caso ve ne siano, le loro responsabilità, come sembra sempre più probabile.
Voi che ne pensate?