La notizia è di quelle che meritano una riflessione; secondo quanto pubblicato da Sandvine nell’America del Nord (Canada compreso) la maggior sorgente di traffico internet sarebbe Netfix che si verrebbe a posizionare anche davanti a BitTorrent. A quanto pare si comincia a preferire contenuti fruiti legalmente e a pagamento rispetto al download (od allo streaming) gratuito ma illegale. Nel suo “Global Internet Phenomena Report” -lavoro piuttosto complesso ed articolato ma indubbiamente interessante, scaricabile in formato PDF da qui– quello che colpisce probabilmente più di ogni altra cosa è proprio questo storico sorpasso: BitTorrent, sito facilmente riconducibile al download (anche illegale) di contenuti gratuiti viene superato da Netfix che invece propone contenuti legali a pagamento. Da notare anche come la fruizione complessiva di contenuti online (sia essa legata a Netfix o a BitTorrent) supera di gran lunga (43,7%) tutto il resto del traffico dovuto alla normale navigazione del web (16,8%) ed alla visione di filmati su YouTube (8,2%). Ma torniamo all’aspetto a nostro avviso principale di questa ricerca: la strada indicata da Steve Jobs & Co., con la vendita di musica mediante iTunes si è già dimostrata il mezzo migliore per combattere la diffusione illegale di MP3; a questo punto sembra evidente che la stessa via potrebbe sconfiggere -o quantomeno ridimensionare notevolmente- anche il mercato illegale dei film su internet. In altri termini, seppur con un aiutino da parte di Apple le grandi etichette discografiche sembrano aver capito che l’ostruzionismo non è il metodo per combattere la pirateria musicale la quale, al contrario, si vede addirittura rafforzata da una opposizione dura e pura; chissà che anche le grosse case di produzione cinematografica non colgano per tempo questi segnali … Voi cosa ne pensate?
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