Come da titolo in questo breve articolo ci soffermeremo su alcune conseguenze negative derivanti dall’introduzione del retina display che si ripercuoteranno sui proprietari dei dispositivi di precedente generazione e su quelli che acquisteranno la versione da 16GB del nuovo.
A breve moltissimi utenti cominceranno ad utilizzare i loro nuovi iPad che, come noto, grazie al Retina Display disporranno di una risoluzione impressionante. L’introduzione di questa tecnologia, però, potrebbe implicare una significativa conseguenza negativa non solo per i possessori di iPad e iPad 2, ma anche per coloro che acquisteranno la versione meno “capiente” del nuovo tablet. Infatti, per poter usufruire dell’impressionante grafica del retina display, sarà necessario che le applicazioni per iOS vengano aggiornate, con conseguente aumento di “peso”. Molte potrebbero addirittura arrivare a pesare fino a cinque volte di più delle versioni precedenti, il che, naturalmente, darebbe agli utenti la sensazione di un minor spazio disponibile sul dispositivo.
Ad esempio Pages, dopo l’ultimo aggiornamento, è passata da 95 MB a 269 MB, mentre iMovie da 70 MB a 404 MB! In modo analogo, Tweetbot è passato da 9.8 MB a 25 MB. E attenzione, stiamo parlando delle dimensioni del file di installazione, mentre l’app, una volta installata, potrà essere ancora più ingombrante!
Peraltro, mentre nel caso dei possessori del nuovo dispositivo l’aumento di dimensione (e la conseguente “virtuale” diminuzione della capienza) sarà “bilanciata” dalla possibilità di godere della risoluzione superiore, nel caso dei proprietari dei dispositivi di generazione precedente l’aumento sarà solo una conseguenza negativa.
Molti utenti hanno quindi capito che, in questo modo, i dispositivi più “vecchi” diventeranno ancor prima obsoleti, necessitando di essere sostituiti.
Stranamente, inoltre, nonostante Apple abbia determinato l’aumento delle dimensioni delle applicazioni, non ha ancora adeguato la capienza dei tablet che, sin dall’immissione in commercio nel 2010 del primo modello, è rimasta quella originaria nelle tre alternative da 16GB, 32GB e 64GB.
Ora immaginate di essere proprietari di un iPad2 da 16GB costretti a scaricare applicazioni più “pesanti” e avvertirete subito il problema.
Evidenziamo questa circostanza anche perché coloro che si accingono ad acquistare il nuovo modello valutino bene se sia il caso scegliere quello da (appena) 16GB e non uno più capiente!
Alla luce di quanto sopra, comunque, c’è da aspettarsi che nel 2013 Apple si deciderà ad aumentare la capienza dei tablet di prossima generazione.