Quando Tim Cook ha presentato il Nuovo iPad ha dichiarato la stessa autonomia del modello precedente, pur avendo il Retina Display e una CPU dalle prestazioni migliori. iPadItalia ha eseguito un test di confronto per capire la reale autonomia di questa batteria…
Alla presentazione, la Apple ha dichiarato 10 ore di autonomia del nuovo tablet: le stesse del modello precedente.
Ovviamente, il Retina Display ha un consumo maggiore e questo ha fatto si che la batteria all’interno del nuovo iPad sia di capacità pari al doppio rispetto al precedente Per verificare il consumo di batteria, noi di iPadItalia abbiamo deciso di eseguire una serie di test. Nello specifico, abbiamo utilizzato un iPad 2 e un Nuovo iPad nella configurazione 16GB solo WiFi: a questo test, quindi, dovrà essere aggiunto il maggior consumo del 3G.
La configurazione dei due tablet è la stessa, nello specifico:
- Mail: 7 caselle mail, di cui una iCloud, 4 Gmail configurate con Exchange e 2 IMAP; le caselle Gmail e iCloud in push;
- Calendari e Contatti: in push per il solo account configurato, iCloud;
- Servizi di Localizzazione: tutti attivi, secondo la configurazione iniziale di Apple;
- Notifiche: le notifiche attive rigaurdano Tweetbot, Facebook, BeejiveIM, Instagram;
- iMessage: configurato lo stesso account su entrambi gli iPad;
- Luminosità: impostata al massimo.
- Audio: impostato a metà.
Il test verrà così eseguito: i due iPad verranno portati al 100% di batteria. Successivamente, saranno lasciati in stand by, connessi al WiFi, con push attive.
Dopo il periodo di stand by, eseguiremo dei test di navigazione, ascolto musica, riproduzione di foto in modalità slideshow, visualizzazione di un film in HD (nel caso specifico “I Pirati dei Caraibi: Oltre i confini del mare”), lettura di un libro e, ovviamente, giocare a Infinity Blade 2, aggiornato per il supporto al Retina Display.
Terminati i test, procederemo alla ricarica dei due dispositivi utilizzando il cavo dock originale Apple, in modalità aerea e ne misureremo il tempo impiegato.
Come potrete vedere dal dettaglio che segue, la Apple è riuscita a mantenere la stessa autonomia tra le due generazioni.
Ovviamente, per riuscirci ha dovuto ampliare la batteria interna: il leggero aumento di peso e di spessore, infatti, è dovuto alla nuova potenza della batteria stessa.
Ma vediamo punto per punto come si sono comportati i due iPad.
- Primo Test: Standby
Abbiamo provveduto a lasciare i due tablet in stanby dalle ore 06:00 alle ore 21:00.
In questo lasso di tempo, sono stati regolarmente connessi alla rete WiFi e ricevendo nel dettaglio:
Mail: 382 Mail, tra ricevute ed inviate nella configurazione indicata precedentemente;
Notifiche Tweet: sono state ricevute 35 notifiche in push da parte di Tweetbot;
Notifiche Facebook: ricevute 15 notifiche da parte dell’applicazione ufficiale;
iMessage: in totale, nell’arco delle ore indicate, sono stati ricevuti ed inviati 287 messaggi.
I due tablet si sono comportati in modo identico, mantenendo la carica al 100%.
- Secondo Test: slideshow fotografie
Per il secondo test, abbiamo fatto riprodurre, per 10 minuti consecutivi, le fotografie in modalità slideshow.
Contrariamente a quanto si possa pensare, anche in questo caso sia iPad 2 che il Nuovo iPad hanno consumato la stessa quantità di autonomia, scendendo dal 100% al 96%, entrambi.
Le fotografie, ovviamente, sono state tutte sincronizzate ex-novo sul Nuovo iPad così da far gestire correttamente le immagini al tablet.
Anche in questo caso, le fotografie sono state riprodotte per un periodo di 10 minuti.
- Terzo Test: Lettura di un libro
Nel terzo test abbiamo avuto una piccola sorpresa: i due tablet, a fine test, hanno indicato la stessa percentuale di batteria, ovvero il 93% residuo.
Durante la lettura, però, abbiamo notato che l’iPad di seconda generazione segnava una quantità residua minore prima del tablet di terza.
Per fare un esempio: iPad 2 segnava 94% di autonomia residua e il Nuovo iPad, dopo circa un minuto, segnava anch’esso la stessa autonomia.
Anche in questo caso, abbiamo letto lo stesso libro (con la medesima luminosità) per 10 minuti, arrivando ad una autonomia residua del 93%.
- Quarto Test: Ascolto di musica
Come sappiamo, il tablet Apple può essere utilizzato anche per la riproduzione musicale.
Abbiamo, quindi, eseguito un test anche in questo ambito: la stessa musica è stata riprodotta per 10 minuti, in background e con schermo bloccato.
Anche in questo caso, c’è stata una piccola sorpresa: il Nuovo iPad ha mantenuto un’indicazione di carica residua pari al 93% contro il 92% da parte dell’iPad 2.
Questo dato, quindi, fa presupporre che, data la maggior capienza delle batterie, se non viene utilizzato il display ma si riproducono applicazioni in background, l’autonomia del tablet di terza generazione è superiore al modello precedente.
- Quinto Test: Film a 720p
Non poteva mancare, ovviamente, un test durante la riproduzione di un film.
Il test, come indicato precedentemente, è stato effettuato su un filmato acquistato su iTunes Store a 720p e riproducendolo per 10 minuti, con volume impostato a metà.
In questo test, come prevedibile, il Nuovo iPad ha consumato di più rispetto all’iPad 2, anche se non di molto.
Alla fine della riproduzione, infatti, entrambi i tablet segnavano un’autonomia del 90%.
Considerando che i test sono stati effettuati uno di seguito l’altro, iPad 2 è partito dal 92% mentre il Nuovo iPad dal 93%.
- Sesto Test: Navigazione Web
Una delle funzioni principali del tablet è la navigazione Web.
Abbiamo, quindi, deciso di navigare sul web per 10 minuti, in WiFi, visualizzando anche filmati.
In questa situazione, i due tablet si sono comportati nello stesso modo, almeno in termini di autonomia: a fine test segnavano 86% di carica residua.
Nel caricare le pagine i due iPad non hanno avuto particolari differenze: il Nuovo iPad carica mediamente la pagina web con un vantaggio di meno di un secondo.
- Settimo Test: Giochi
Last but not least!
Abbiamo lasciato per ultimo il test più importante: il consumo di batteria durante un gioco.
Per l’occasione abbiamo scelto Infinity Blade 2, aggiornato appositamente per il Nuovo iPad.
Il titolo, infatti, supporta il Retina Display e gode appieno della nuova GPU quad-core.
Prima di passare al mero valore di consumo energetico, c’è da dire che sul nuovo tablet il titolo è sicuramente più fluido, con una grafica eccezionale e colori molto più caldi.
I due tablet, dopo aver giocato per un totale di 10 minuti, hanno mantenuto la stessa autonomia residua, pari all’82%.
- Tempi di Ricarica
E arriviamo alle note dolenti.
L’alimentatore incluso nella confezione è il classico da 10W, utilizzato per questo test. Tale potenza va sicuramente bene per l’iPad di seconda generazione, per il Nuovo iPad tale potenza è insufficiente.
Come abbiamo già avuto modo di dirvi, l’iPad di terza generazione richiede molta più potenza data la batteria più capiente.
Il tutto si traduce nei tempi di ricarica notevolmente lunghi.
Il Nuovo iPad ha completato il processo di ricarica della batteria al 100%, partendo dal 82%, in 2 ore e 20 minuti.
L’iPad di seconda generazione, invece, è arrivata al 100% in 1 ora e trenta minuti, sempre da una base di partenza dell’82%.
Questo si traduce, utilizzando le dovute proporzioni, in 13 ore circa per un processo totale di ricarica per il Nuovo iPad e di poco più di 8 ore per completare, invece l’iPad di seconda generazione.
- Considerazioni finali
Come abbiamo avuto modo di vedere, i due tablet si comportano in maniera simile per quel che concerne il consumo della batteria.
La Apple, proprio per garantire la stessa autonomia, ha dovuto aumentare lo spessore dell’iPad di terza generazione.
Un piccolo appunto: in rete ci sono notizie di alcuni tablet che si scaldano troppo. Durante tutta la fase di test, il tablet da noi usato non ha avuto alcun surriscaldamento.
L’unico momento in cui è risultato “più caldo” è stato durante la fase di gioco di Infinity Blade: ma lo stesso è avvenuto anche sul tablet di seconda generazione.
Alla luce dei test effettuati, quindi, siamo soddisfatti dell’autonomia del Nuovo iPad, che mantiene gli stessi tempi di iPad 2.
Per quel che riguarda, invece, i tempi di ricarica, l’adattatore attuale non è sicuramente valido per effettuare ricariche veloci. Bisognerà, ora, capire cosa farà Apple e se rilascerà (e nel caso lo facesse molto probabilmente a pagamento) un nuovo adattatore da corrente che permetta una ricarica in tempi più brevi.