iPadItalia intervista Paolo Vanossi, responsabile italiano della Madvertise, una piattaforma di mobile adverstising che da aprile lavora anche in Italia per offrire una serie di soluzioni a chi lavora e vuole investire nel campo mobile.
madvertise, dopo le aperture degli uffici di Londra e Madrid nel 2011, è arrivata da qualche mese in Italia in Italia, completando la sua strategia di espansione europea. A capo delle operazioni italiane è stato chiamato Paolo Vanossi, manager con esperienza nel settore del digital advertising.
Fondata nel 2008, madvertise ha seguito un processo di crescita nel mercato del mobile advertising, grazie a un modello di business che mette in collegamento in modo inserzionisti e publisher, cercando di assicurare una certa remuneratività per tutti i soggetti coinvolti. L’affermazione di madvertise sul mercato ha permesso la rapida crescita dell’azienda in Germania e la successiva apertura di sedi nei principali paese europei. Questa politica di espansione nel mercato europeo ha portato all’acquisizione quest’anno di Mobilike, azienda specializzata nel mobile advertising in Turchia.
madvertise cerca di sfruttare le potenzialità di smartphone e tablet, veri e propri personal media che permettono di raggiungere il consumatore in ogni luogo e in ogni momento, con soluzioni che consentono di targetizzare il messaggio veicolato. madvertise realizza campagne LBA (location based advertising) che si basano sulla localizzazione dell’utente, campagne click to call, che inseriscono all’interno di banner o landing page pulsanti per essere direttamente contattati da potenziali clienti, campagne Rich Media, che utilizzano vari formati e tecnologie, come Flash e HTLM5, e campagne PreRoll, per sfruttare la grande diffusione di video in rete.
Le potenzialità per l’esplosione del mobile advertising sono ben presenti in Italia, come ricordano i dati Osservatorio SMAU – School of Management Politecnico di Milano: nel nostro paese sono presenti attualmente 32 milioni di smartphone e 3 milioni di tablet, con una stima di crescita a 10 milioni per il 2015. Infatti il trend del 2012 sta confermando la crescita del 50% del mercato registrata nel 2011 con un valore complessivo che arriverebbe a superare gli 80 milioni di euro su telefonia e smartphone, tablet esclusi.
Paolo Vanossi è il nuovo Country Manager per l’Italia di madvertise. Vanossi sarà a capo di tutte le operazioni in Italia di madvertise e avrà il compito di sviluppare il mercato dell’adv su piattaforma mobile anche nel nostro paese.
Vanossi, classe 73, è laureato in Scienze Politiche con indirizzo socio-economico. Ha un’ottima conoscenza del mondo del digital advertising, avendo mosso i primi passi in questo campo più di dieci anni fa. La sua esperienza gli è valsa la nomina nel 2002 a Managing Director di TradeDoubler, con responsabilità di tutto il business italiano. Nel 2007 ha lasciato l’azienda per dedicarsi personalmente all’avvio di start up ICT.
Madvertise approda in Italia, quali sono le prospettive nel mercato italiano?
Siamo entrati nel mercato italiano ad aprile di quest’anno, partendo con multa prudenza a con soli due elementi che facevano parte del team. Il nostro paese ha offerto sempre indicazioni bivalenti: tanti utenti mobile, pochi investimenti. Ma Madvertise ha avuto subito una risposta positiva, perchè in Italia manca una vera e propria agenzia mobile, e questo ci ha permesso di far nascere rapporti molto intensi con i centri media. Questo ci ha permesso di crescere oltre le nostre aspettative, ed ora l’Italia è uno dei primi m ercati d’Europa nel mobile advertising, dietro a Germania e Turchia. Essendovi molta meno competizione, nel nostro paese è stato più semplice entrare in fase di startup e dimostrare che, se si propongono soluzioni nuove e interessanti, i risultati arrivano. E le aspettative per il 2012 sono ancora più alte.
Il mercato mobile advertising è in forte crescita, prospettive per il futuro?
Vero, il mercato è destinato a crescere e credo che già nel 2013 avremo un aumento di budget da parte degli investitori pari a quasi il doppio di quello stanziato nel 2012. Avremo più investitori e più soggetti che vorranno sperimentare il canale mobile, sia per l’effetto “moda”, dato che tutti ormai parlano principalmente delle potenzialità di smartphone e tablet, sia per le potenzialità di offrire sia branding che performance, portando sempre più nuovi clienti. Per questo, Madvertise spinge molto sul branding e sul rich media, che ha molta efficacia sul mobile. Questo perchè offre la possibilità, ad esempio, riportare l’utente direttamente nei punti vendita, mostrando sullo smartphone banner con coupon e sconti da avere se ci si reca in negozio. Logicamente, tali banner compaiono solo quando l’utente si trova nelle vicinanze del punto vendita. Il vero limite di oggi è che non si riesce a tracciare il flusso completo di persone che hanno effettivamente visto quel banner e hanno deciso di recarsi in negozio, ma lavoreremo anche su questo insieme agli inserzionisti.
Dove si posizione Madvertise nel panorama italiano?
Oggi Madvertise è l’unico network paneuropeo con forte presenza locale. In Italia abbiamo un team di cinque persone che permette di aumentare il livello del servizio e di semplificare la vita ai centri media, agli inserzionisti appunto, ma anche di offrire soluzioni premium a chi ne avesse bisogno. Oggi, ad esempio, abbiamo la possibilità di aggiungere opzioni di targeting come localizzazione o genere di utenza, grazie anche al team italiano che lavora costantemente per questo scopo.
Per quanto riguarda la targettizzazione degli utenti, usiamo due metodi: la modalità “targeting soft”, con la quale creiamo delle liste di network specifici con canali dedicati (ad esempio, il network con le app per giovani, quello con le app per le donne, e così via) nei quali inseriamo e aggreghiamo tipologie di app specifiche usate dagli stessi utenti. C’è poi la modalità “hard”, che ci permette di conoscere età e sesso degli utenti: in questo caso, il dato si recupera direttamente dall’app, ma al momento solo un 10% delle applicazioni prevede la registrazione degli utenti. Per tale motivo, preferiamo usare il modello “soft”.
Quali sono i numeri di Madvertise?
Nei suoi primi 100 giorni di attività in Italia madvertise ha ampliato la reach disponibile per i propri clienti: le page impression hanno toccato quota 280 milioni; il numero dei publisher premium è cresciuto invece del 164%. Le app sono circa 400. In questa fasce stiamo cercando di offrire delle proposte vantaggiose, puntando più sul CPC che sul CPM, limitato solo ai rich media e ai video pre-roll. In generale, il CPC ci dà il 70% dei ricavi totali, mentre come capacità di copertura degli spazi messi a disposizione siamo sul 75%.
iOS e Android sono i due maggiori mercati mobile, in futuro le cose potrebbero cambiare?
iOS e Android sono i due principali attori del mercato mobile, con iOS leggermente in vantaggio: siamo sul 58% per la piattaforma Apple e 38% per quella Android, con Windows Phone ferma al 4%. E’ proprio Windows Phone, però, la piattaforma che più potrebbe crescere nei prossimi anni e sulla quale dobbiamo puntare. In generale, però, iOS ha un vantaggio tecnico, perchè molto più semplice da configurare e grazie al quale il cliente riesce subito a trovare campagne che funzionano su qualsiasi dispositivo, a differenza di Android dove invece c’è bisogno di avere un livello di attenzione maggiore, proprio perchè non tutto funziona allo stesso modo tra i vari device.
Grazie!