Ormai è chiaro a tutti: il Surface RT di Microsoft, un tablet sicuramente interessante e dalle ottime potenzialità, ha venduto molto meno rispetto alle attese e può essere considerato un piccolo grande flop. Quando Microsoft ha diramato i dati di vendita di questo terminale, la reazione degli analisti è stata unanime: ci si aspettava molto, molto di più. Ma quali sono i motivi di questo flop? E perchè l’iPad continua ad avere successo? Il giornalista Nick Bilton del New York Times ha risposto a queste due domande…
Oggi, gli utenti non vogliono più opzioni. Sono impazienti. Vogliono aprire frettolosamente la confezione del loro nuovo gadget tecnologico e iniziare subito ad usarlo. Non hanno tempo per pensare alle schede SD da inserire, alle unità USB da collegare, alle penne da utilizzare o allo stand filp da applicare al tablet. Il Surface RT, invece, costringe l’utente a pensare, a perdere tempo, a studiare come utilizzarlo al meglio.
L’iPad, invece, è uno dei dispositivi di mobile computing più semplici in commercio, e questo rappresenta il fulcro della sua popolarità. Il tablet di Apple monta lo stesso sistema operativo familiare che molti hanno già usato su iPod touch o iPhone e permette di usare tutte le applicazioni già acquistate su App Store. Le uniche due preoccupazioni dell’utente le troviamo al momento dell’acquisto, quando bisogna scegliere la dimensione della memoria e se acquistare o meno la versione Cellular. Tutto qui. Effettuata questa scelta, si arriva a casa, si apre la confezione e si inizia ad usare il dispositivo.
Per l’acquirente medio di un tablet, invece, i dispositivi di Microsoft sono troppo confusionari. Surface RT, Surface, Windows, Windows 8 Pro, penne, SD, tastiera integrata o meno… insomma, per chi non mastica tutti i giorni tecnologia queste troppe opzioni fanno spazientire l’utente che cerca sempre più immediatezza e semplicità. L’iPad non offre tutte queste opzioni. E’ solo un iPad, e l’utente medio non si preoccupa certo delle specifiche tecniche, della RAM o del processore.
L’hardware è sì un elemento importante dei tablet, ma quello che oggi conta di più è l’esperienza utente. Windows 8 è ancora troppo confuso, non permette di installare app che molti utenti si aspettavano di poter utilizzare (vedi Photoshop) e richiede una curva di apprendimento molto più complessa rispetto ad iOS.
L’iPad invece è semplice, funziona, si attiva dopo 3 secondi e con iCloud (se si possiede già un iPhone) in due minuti ti ritrovi tutti i tuoi dati e le tue app installate.
Microsoft ha sbagliato approccio, ma ha sicuramente fatto tesoro di questo primo flop. In futuro, il nuovo Surface potrebbe regalare molte più soddisfazioni…