iPad e domotica grazie a iOS 8 e HomeKit

Scopriamo come funziona HomeKit, la nuova caratteristica di iOS 8 che permette di controllare la propria casa direttamente da iPad.

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HomeKit si basa sul database comune “Home Manager”, memorizzato in iOS, che contiene tutte le informazioni sulla casa, le sue stanze, gli accessori al suo interno, i servizi e tutte le caratteristiche relative. Avere tutto memorizzato in un unico luogo rende l’esperienza più coerente tra le applicazioni: se avete impostato la vostra casa e le varie stanze in un’app per il controllo delle luci, avrete la stessa configurazione domestica già pronta anche per l’app che gestisce gli altoparlanti. Sette camera, stessi nomi.

Home Manager consente quindi di gestire la/e vostra/e casa/e, creando le varie stanze e tutti i vari accessori. Ogni casa ha un nome univoco, in modo tale da poter essere richiamato nelle varie app e direttamente tramite Siri. Ad esempio, si può creare la casa “Principale” e quella con il nome “Vacanza”.

Le case sono divise in stanze. Le camere possono avere nomi univoci, ma solo all’interno della loro abitazione. In questo modo si può creare la stanza “Matrimoniale”, collegata alla casa “Vacanza”. Anche in questo caso è possibile richiamare le stanze usando Siri.

A loro volta, le camere possono essere raggruppate in zone. In questo modo è possibile creare la zona “piano superiore” o la zona “giorno”. In queste zone è possibile inserire un numero indefinito di stanze, e la stessa stanza può coesistere in più zone. Tuttavia, le zone devono avere nomi univoci all’interno delle singole case, sempre per poterle richiamare tramite Siri.

Ancora, le camere possono contenere gli accessori. Si tratta di dispositivi specifici che possono essere collegati al vostro iPhone o iPad, come serrature, luci, altoparlanti e così via. Anche in questo caso è necessario dare loro nomi specifici e univoci.

Gli accessori hanno poi i propri servizi. I servizi rappresentano quello che l’accessorio può fare e possono avere diversi nomi. Tutti i servizi sono richiamabili tramite Siri. Ad esempio, è possibile dare il nome “accendi” alla luce, e collegare ovviamente l’azione di accensione della lampadina. I servizi possono essere inseriti in gruppi. In questo modo è possibile includere in un gruppo lo spegnimento delle luci di tutta la casa, o l’apertura del garage collegata anche all’accensione automatica della lampadina al suo interno. Ogni servizio ha poi determinate caratteristiche, che dipendono dal tipo di accessorio utilizzato (ad esempio, la lampadina ha le caratteristiche di accensione, spegnimento e riparazione). Alcune caratteristiche sono di sola lettura, come ad esempio la temperatura attuale fornita dal termostato.

Ovviamente, ci sono poi le azioni collegate ai vari servizi: aprire la porta, accendere la luce, abbassare la temperatura e così via. Tutto importabile tramite le app dei vari dispositivi o direttamente da Siri.

L’utente può anche dare nomi particolari alle azioni: ad esempio, si può creare l’azione “Buona Notte” e collegarla allo spegnimento di tutte le luci del piano superiore, alla chiusura della porta di ingresso e allo spegnimento della TV. All’azione “Buon Giorno” si può collegare l’accensione della macchina del caffè, l’attivazione degli altoparlanti con relativa musica e l’apertura del garage. Il tutto, attivabile tramite Siri.

Ovviamente, il successo di HomeKit sarà strettamente legato ai produttori di dispositivi per la casa e l’ufficio, anche se le premesse sono molto positive. In giro ci sono già porte controllabili da iPhone, ma anche termostati, luci e vari elettrodomestici.

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