Ci ha scritto in redazione una giovane mamma, la dottoressa Fardowza Nur, che ha voluto condividere con noi la sua esperienza personale relativa al rapporto tra l’iPad e i bambini affetti da autismo. Il tablet Apple, infatti, si è rivelato uno strumento davvero utile per questi bambini.
Ecco parte dell’articolo scritto dalla dottoressa Nur:
Quando ha avuto la diagnosi di autismo mio figlio aveva 3 anni. Una delle prime cose che abbiamo pensato di offrirgli, oltre a una cura biomedica per i suoi problemi fisici e a una terapia comportamentale, è stato l’insegnamento per portarlo a usare precocemente il computer. Ho sempre creduto che il computer sia una risorsa essenziale per i bambini come mio figlio. Ero convinta all’epoca che se non fosse riuscito a relazionarsi verbalmente con altri, il computer avrebbe potuto aiutarlo in questo senso per il suo futuro; ovviamente all’epoca non ero certa che mio figlio sarebbe arrivato a comunicare verbalmente. Mi ricordo ancora vividamente la sua prima esperienza col mouse, avevo acquistato al supermercato dei Cd didattici della ditta “Microforum”, soltanto un clic sul palloncino colorato che diceva il colore lo spaventava e piangeva, era talmente sensibile e aveva tanti problemi sensoriali che dopo qualche giorno eravamo insicuri della nostra scelta. Fortunatamente siamo stati smentiti in pochi giorni: quello strumento l’aveva già conquistato.
Sono passati diversi anni da allora, il computer è stato importante per mio figlio nell’ambito della didattica, ma è diventato anche uno strumento che ha permesso a mio figlio di esprimersi nell’ambito dell’arte, infatti ha iniziato a fare i suoi primi disegni mediante il programma Paint.
Oggi mio figlio sta godendo delle potenzialità che gli offre iPad. Anche se l’abbiamo acquistato pochi mesi fa, si è creato un feeling immediato con questo strumento. Non soltanto riesce a mettere in pratica in modo amplificato e pieno di fantasia le sue abilità artistiche ma gli permette anche di suonare il piano, il suo strumento preferito, e migliorare la sua capacità comunicativa. Per questo motivo questo anno mio figlio avrà nel suo programma scolastico 4 ore di didattica dedicata all’utilizzo di iPad. (vedi disegno yonis fatto con iPad).
Negli ultimi anni è cresciuto molto l’utilizzo di iPad come strumento didattico, e soprattutto esso si è rivelato utile nell’istruzione dei bambini affetti di autismo. Questo senza dubbio perché iPad è uno strumento che facilita la comunicazione e aiuta l’apprendimento.
La sua flessibilità e portabilità e l’aspetto sottile offrono alcuni vantaggi aggiuntivi rispetto al Laptop PC. In più il touch screen e il layout rendono iPad più accessibile ai bambini con difficoltà di coordinamento motorio fine. Il fatto che lo schermo di iPad sia ad alta definizione e retroilluminato LED permette a ogni dettaglio di essere nitido, chiaro, e questo cattura l’attenzione del bambino; inoltre il sistema Multi-Touch di iPad permette di fare tutto con le dita e con semplici gesti come toccare, scorrere, pizzicare è possibile ottenere un risultato attivo e immediato; a mio figlio, come a molti ragazzi affetti da autismo, piacciono eventi che creano una dinamica “causa-effetto”. Al contrario, scrivere e digitare richiedono più energia.
Il bambino può colorare con le dita senza sporcarsi minimamente e vivere allo stesso tempo l’esperienza artistica. O può eseguire attività di pittura in stanze non appositamente attrezzate. Tutto ciò è molto importante per i nostri bambini che soffrono di problemi sensoriali.
Il fatto che iPad sia trasportabile e leggero, di dimensioni ridotte, lo rende ancora più accessibile e crea un legame con il bambino rispetto a uno strumento statico e di dimensioni maggiori. iPad risulta trasportabile durante i viaggi e fruibile durante l’orario scolastico, in quanto lo spostamento da una stanza ad un’altra è semplice come per un foglio di carta. Lo stretto rapporto fra oggetto e bambino è quello che rende iPad speciale per i bambini come mio figlio.
La caratteristica più importante di iPad è la sua potenzialità come strumento per la comunicazione: c’è grande disponibilità di applicazioni per la comunicazione aumentativa. Molti bambini non verbali, trovando attraente questo strumento, potrebbero in breve tempo ampliare le proprie possibilità di comunicazione.
Nel ringraziare la dottoressa, vi consigliamo di leggere l’articolo completo disponibile qui.