In un mondo in cui la sicurezza sembra essere l’unico comun denominatore in prodotti e servizi anche profondamente differenti, a quanto sembra gli utenti della Mela sarebbero disposti a qualche compromesso pur di avere maggiori funzionalità.
Quale peso ha la sicurezza, la protezione dei dati sensibili, la certezza per quanto utopica nel mondo informatico che le preziose informazioni custodite nei nostri iDevice abbiano attenzione solo dai nostri occhi e non dai, volendo andarci leggeri, “curiosi”, della Rete? Purtroppo la complessità dei sistemi operativi moderni ed il gran numero di funzionalità introdotte, nonché, e forse in maggior misura, le potenziali “backdoor” delle applicazioni prodotte da terzi (si sistema che gran parte degli attacchi partano proprio da Apps e non da exploit su iOS stesso…) mettono a dura prova gli ingegneri di Cupertino che con una solerzia non comune provvedono a rilasciare gli aggiornamenti di rito (le cosiddette “patch”).
Se quindi l’uscita di un aggiornamento quando non tocchi argomenti di sicurezza e protezione può o meno essere installata, ragion vorrebbe che nel caso contrario ci si fiondi ad aggiornare, se non altro per la paura di venir meno la nostra “intoccabilità”…. una recente indagine condotta da Chitika rimescola le carte in campo e induce a piu’ di qualche riflessione: lo studio della compagnia statunitense, ha riguardato l‘ultima versione di iOS 5.1.1 rilasciata per correggere alcuni gravi bug di sicurezza (7 maggio) ed il risultato ha lasciato basiti: nonostante l’importanza del rilascio, gli utenti che nella prima settimana hanno provveduto all’aggiornamento, sono stati circa la metà di quelli registrati nel passaggio ad iOS 5.
Al momento il grafico qui riportato rassicura su quanti si siano decisi ad aggiornare, benché a quasi una settimana di distanza ci si aspetterebbe una copertura ben maggiore: interpretando di tali, soprattutto l’iniziale curva “di non adozione”, si potrebbe desumere che gli utenti siano piu’ inclini ad aggiornare quando in presenza di novità, di “nuove feature” se non nei casi finora illustrati.
[Fonte: Macitynet]