Nella giornata di ieri Apple ha presentato il nuovo iPad mini, il tablet da 7,9 pollici dell’azienda di Cupertino che si va ad affiancare al più noto iPad con schermo da 9,7 pollici. Senza dubbio l’iPad mini è un prodotto interessante, in quanto nuovo e con un design accattivante, ma se lo si guarda dall’interno, probabilmente c’è poco da restare stupiti. Inoltre, l’iPad mini sembra non avere un target d’utenza specifico: si era ipotizzato che questo nuovo tablet potesse essere strettamente collegato al settore dell’istruzione, ma in realtà, concluso il Keynote di ieri, non sembrano esserci particolari collegamenti tra l’iPad mini e iBooks 3.0 che è stato già rilasciato con tutte le sue novità anche su iPad, iPod touch e iPhone. A cosa serve l’iPad mini quindi? È un prodotto di cui abbiamo veramente bisogno o è semplicemente un prodotto di cui Apple aveva bisogno?
L’iPad mini è un prodotto completamente nuovo per Apple e rappresenta il giusto compromesso tra l’iPhone 5 e l’iPad di dimensione standard. Rispetto all’originale iPad, che ha di fatto inventato il mercato dei tablet da 9-10 pollici, l’iPad mini nasce nel 2012 e va ad occupare una fascia di mercato già ampiamente matura al cui interno figurano diversi interessanti prodotti come il Google Nexus 7, l’Amazon Kindle Fire, il Samsung Galaxy Tab 2 7.0 e l’Acer Iconia Tab A110.
Nessuno mette in dubbio che l’iPad mini sia un dispositivo sicuramente interessante, specialmente dal punto di vista del design, oggetto di numerose modifiche estetiche e cromatiche rispetto all’iPad originale: l’iPad mini farà sicuramente registrare dei numeri di vendita eccezionali ed è destinato a superare quelli dell’iPad da 9,7 pollici. Quindi, dal punto di vista commerciale, sarà sicuramente un successo. Ciò che si mette in dubbio, invece, è l’utilità e il senso d’essere di questo prodotto.
“L’iPad mini non è solo un iPad più piccolo. È stato realizzato per essere un concentrato, più che una riduzione, dell’originale.” questo è quanto dichiarato da Apple nella giornata di ieri. Questa affermazione, confrontata con le effettive caratteristiche dell’iPad mini, pare contraddittoria: non solo l’iPad mini utilizza dei componenti non all’altezza dell’iPad originale (prendiamo come termine di paragone l’iPad di terza generazione o quello di quarta generazione, anch’esso presentato ieri da Apple) ma il software è stato effettivamente lasciato identico e, appunto, ridotto per adeguarsi al display da 7,9 pollici del nuovo mini-tablet.
Phil Schiller, vicepresidente di Apple, ha presentato l’iPad mini ponendo il seguente interrogativo ai giornalisti presenti: “Cosa potete fare con un iPad mini e non potete fare con l’iPad di quarta generazione? Potete tenerlo con una mano“. Quindi la discussione è proseguita prendendo in analisi tutte le funzionalità e i modi in cui può essere utilizzato il nuovo iPad mini, un prodotto che secondo Apple è fenomenale per leggere le email, navigare in Internet, leggere e per utilizzare le applicazioni native di iOS e quelle presenti sull’App Store. In sostanza quindi – secondo Apple – l’iPad mini non è altro che un normale iPad; è solo più piccolo e, per questo, può essere tenuto con una mano in modo più semplice.
Ma in realtà, se si tratta solo di “tenere in mano” un tablet, anche l’iPad standard può essere comodamente impugnato con una mano e utilizzato con l’altra. Anzi, è l’unico modo per utilizzarlo nella maggior parte dei casi! Un conto è parlare di un iPhone o di un iPod touch che, nonostante i nuovi modelli presentino un display da 4 pollici, possono essere facilmente utilizzati con una sola mano (tenuti ed utilizzati con una sola mano); un’altra questione è sostenere che l’iPad mini sia l’unico iPad a poter essere “tenuto con una sola mano”, dato che è evidente che anche l’iPad da 9,7 pollici va tenuto con una mano ed utilizzato con l’altra, a meno che non si stia guardando un film o giocando a Real Racing.
In ogni caso, l’iPad mini è un prodotto interessante e con un design senza dubbio accattivante. Tuttavia viene spontaneo domandarsi, a fronte dell’assenza di novità esclusive, hardware (se si esclude il correttivo software per i tocchi accidentali nella zona della cornice) o software, quale sia l’effettivo bisogno che possa spingere un cliente all’acquisto dell’iPad mini. Pensandoci rapidamente, l’unico motivo che potrebbe spingermi, da nuovo cliente, ad acquistare un iPad mini piuttosto che un iPad di quarta generazione, è senza dubbio il fattore prezzo.
L’iPad mini permetterebbe di risparmiare qualche Euro sull’acquisto di un nuovo tablet Apple, questo è vero. Ma cosa si perde? Nonostante la risoluzione dell’iPad mini sia identica a quella dell’iPad, la densità di pixel del display è paragonabile a quella dell’iPad 2 e del primo iPad. Niente Retina Display quindi, e su uno schermo più piccolo questa differenza è notevole. Ancora, il cuore dell’iPad mini non è lo stesso delle ultime due generazioni di iPad ma troviamo il vecchio processore A5, anch’esso ripreso dall’iPad 2 (modello del 2011). Per il resto troviamo le stesse fotocamere già presenti sull’iPad di terza generazione, la stessa autonomia di batteria (10 ore di utilizzo), gli stessi sensori e la compatibilità con le reti LTE di tutto il mondo. Insomma, dal punto di vista strettamente tecnico, l’iPad mini non sorprende affatto e anche il prezzo, se visto in funzione delle caratteristiche tecniche del prodotto, non appare di sicuro economico.
Ma non è questo il punto: come dicevamo, l’iPad mini potrebbe comunque essere un’ottimo iPad entry-level, specialmente indicato per chi si avvicina per la prima volta al mondo iPad e non ha particolari esigenze che dipendano da un display Retina o da un processore veloce come l’A6 o l’A6X. Il punto è: a cosa serve veramente l’iPad mini? Ne avevamo veramente bisogno oppure è solo Apple ad averne bisogno? Probabilmente l’iPad mini “si venderà da solo”, quindi per l’azienda di Cupertino non sarà un problema raggiungere i numeri che si è prefissata in termini di vendita. Tuttavia il fattore prezzo a cui facevamo riferimento in precedenza potrebbe comunque incidere sulle vendite, considerando che prodotti come il Nexus 7 e il Kindle Fire HD vengono venduti nelle versioni base a soli 249 euro e 199 euro. Se Apple avesse scelto un prezzo inferiore per l’iPad mini, l’obiettivo dell’azienda sarebbe stato chiaro: vendere il migliore tablet da 7 pollici al migliore prezzo sul mercato. Così, invece, Apple vende il miglior tablet da 7 pollici al prezzo più alto del mercato. Per i competitor, insomma, l’iPad mini potrebbe non essere un “product-killer” così come ci si poteva aspettare prima della presentazione di ieri.
Cosa è quindi l’iPad mini? Un utile prodotto tecnologico che coniuga un buon hardware con un software eccellente o un prodotto utile solo ad Apple per contrastare i competitor nel campo dei tablet da 7 pollici?