Durante l’evento di ieri, Phill Schiller ha fatto un’osservazione che non è piaciuta a tutti. Nel notare che la maggior parte degli utenti che hanno scelto un iPad Pro provenivano da un PC Windows, Schiller ha detto che nel mondo c’è un enorme potenziale di switcher, visto che ci sono oltre 600 milioni di PC che hanno più di 5 anni, con altrettanti utenti “tristi”.
In pratica, per Schiller 600 milioni di utenti che hanno un PC ormai vecchio potrebbero presto diventare clienti Apple, grazie all’iPad Pro. Ci sono però tre osservazioni da fare.
In primo luogo, ci sono utenti che sono ancora felici di usare un vecchio PC. Sono quelle persone che accedono ad internet, memorizzano ricette, arcivhiano foto e magari fanno qualche videochiamata su Skype. Niente di più. Loro non sono scontenti nell’utilizzare una tecnologia obsoleta.
Ci sono poi quelli che vorrebbero avere un prodotto più recente, ma non hanno i mezzi economici per comprarlo. Siamo in un periodo difficile, e in tanti non possono permettersi di acquistare sempre l’ultimo gadget realizzato da Apple.
Ci sono infine gli utenti che hanno preso in considerazione di acquistare un nuovo prodotto, ma probabilmente si saranno sentiti offesi da questa dichiarazione di Schiller. Tra l’altro ci sono anche tantissime persone che utilizzano Mac più vecchi di 5 anni, senza alcun tipo di problema. Se l’iPad Pro deve sostiutire i PC, allora anche i vecchi Mac dovrebbero subire la stessa sorte.
Sicuramente, Schiller non voleva offendere nessuno quando ha usato il termine “triste”, ma ha corso un enorme rischio e le critiche non sono mancate. Insomma, una piccola caduta di stile.
Tra l’altro l’iPad Pro, così come è strutturato adesso, non può sostituire un computer, sia esso un PC o un Mac. iOS non è in grado di soddisfare le richieste di tantissimi utenti, soprattutto lavorative. In tanti attendono novità da iOS 10, magari con funzioni specifiche che avvicinino il Pro ad OS X. Sarà anche utopia, ma fin quando iOS rimarrà così, i PC possono dormire sogni traqnuilli.