Gli scavi di Pompei e lo studio tramite iPad

Quando la tecnologia abbraccia l’antichità: l’Università del Cincinnati ha infatti fornito una serie di iPad agli archeologi che in questi giorni stanno studiando gli scavi di Pompei.

I sei iPad forniti alla squadra di ricercatori capitanata dal Dottor Steven Ellis si sono rivelati indispensabili per la registrazione dei dati presi sul campo.

Ellis: “La maggior parte dei ricercatori archeologici di oggi lavora come quelli di 300 anni fa, utilizzando carta e penna. E questo è un problema, perchà la carta può rovinarsi, soprattutto in certi ambienti, può bagnarsi, può bruciarsi o può essere facilmente persa, senza contare poi il dover digitalizzare tutto su computer una volta tornati a casa. La possibilità di avere un dispositivo come l’iPad facilita il nostro lavoro!”.

Anche se alcuni computer portatili hanno già numerosi programmi di archeologia, questi non vengono quasi mai utilizzati proprio per la scomodità di avere un notebook durante difficili fasi di ricerca e lavoro.

Tra le applicazioni iPad più utilizzate dagli archeologi abbiamo FMTouch (7,99€), iDraw (6,99€) e OmniGraffle (39,99€).

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