In questo secondo appuntamento con i consigli pratici per produrre grafica professionale anche grazie all’ausilio dell’iPad, parlerò del processo di inchiostratura vettoriale. Dopo aver realizzato uno schizzo (vedi guida), infatti, sarà opportuno, per certi stili di disegno, inchiostrarlo, ovvero, marcare i contorni del disegno, dei personaggi e di tutti gli elementi su foglio, come faremmo con un pennino a china. La risoluzione di iPad, tuttavia, non è il massimo, per cui, potrebbe essere un’ottima idea partire fin da subito con il proposito di realizzare un’inchiostratura indipendente dalla risoluzione, ovvero, un’inchiostratura vettoriale. Vediamo come.
Partiamo col dire che l’inchiostratura, di norma, richiede anche un gioco di spessori delle linee differenti a seconda della direzione di provenienza della luce: le zone del disegno che dovrebbero essere in ombra, si suppone abbiano uno spessore di linea maggiore, quelle in luce dovrebbero avere uno spessore inferiore. Per questo motivo, purtroppo, la pressione è importantissima, per cui non si scappa dalla tavoletta Wacom e dal Mac se si vuole fare un lavoro davvero preciso. Per molti, dosare lo spessore di linea anche nell’inchiostratura è un passaggio assolutamente indispensabile in ogni occasione, ma non è detto che serva effettivamente per tutti i disegni. Nel caso di personaggi isolati, ad esempio, può andare più che bene anche un’inchiostratura omogenea. Siete voi gli artisti, comunque, per cui a voi la scelta. Sappiate che con iPad non riusciremo a dosare bene lo spessore di linea.
Detto questo, possiamo approcciare il problema dell’inchiostratura in vari modi e con diverse applicazioni e metodi! Vediamoli insieme.
Il software gratuito di Adobe non sembra altro che un limitatissimo programmino di disegno, per i profani. In realtà è un programma tutto sommato funzionale ed essenziale ma, soprattutto, vettoriale! Tutte le linee che disegneremo in Adobe Ideas potranno essere esportate in un pdf vettoriale, scalabile ad infinita risoluzione, una volta importato su Mac / PC. Non sottovalutiamo Adobe Ideas, apriamolo ed importiamo come immagine di sfondo uno dei nostri schizzi.
Configurando lo spessore di linea ed il colore, potremo ora disegnare sullo schizzo. Tramite il comodo pannello dei Layer, (limitato a immagine e disegno a meno che non acquistiamo a parte i layer extra) potremo accendere o spegnere velocemente lo schizzo di sfondo. Quello che faccio io di solito è impostare la linea con uno spessore veramente sottile, colore nero. Potremo inchiostrare il disegno vedendo le nostre linee automaticamente arrotondate e smussate, in modo che le imperfezioni del disegno scompaiano il più possibile. Questa utile funzione può diventare problematica se cerchiamo di disegnare angoli acuti, per cui, in questi casi, vi conviene eseguire due tratti separati e non un solo tratto fluido (l’angolo acuto verrebbe trasformato in una curva).
Notate come Adobe Ideas simuli anche una variazione continua dello spessore di linea: per quanto non si possa controllare questa simulazione di pressione, è comunque un bene che esista: il risultato finale non sarà piatto, si avrà l’idea che sia effettivamente stata usata una tavoletta grafica con livelli di pressione, per disegnare. Inchiostrate i contorni cercando di non sbavare, per quanto possibile; in un secondo momento, comunque, potrete utilizzare la gomma per cancellare eventuali imperfezioni. Se volete, potete anche inspessire le linee ricalcandole. Ci vorrà più tempo che con una tavoletta grafica, ma se siete fuori casa o lontani dal Mac, o se semplicemente vi sentite più a vostro agio a disegnare direttamente sullo schermo e non possedete una costosissima ed ingombrante Cintiq, si tratta comunque di un buon metodo per aggirare ulteriormente il problema della pressione.
Questo è il mio software di inchiostratura preferito, onestamente. Peccato che non ci sia una funzione secchiello per riempire di colore alcune parti del disegno, altrimenti sarebbe un programma molto più completo.
Un altro metodo per inchiostrare vettorialmente, molto usato da alcuni artisti digitali, consiste nell’usare le curve di Bezier, senza la minima simulazione della pressione ed in modo molto più meccanico che artistico. In pratica, possiamo prendere lo schizzo (che possiamo aver fatto a mano o aver realizzato con iPad) ed importarlo in un software di disegno vettoriale come TouchDraw. Consiglio vivamente questo software, tra tanti: è il più naturale, semplice e veloce, fidatevi.
Con Mac o PC, quello che faremmo sarebbe disegnare delle curve di Bezier, creando alcuni nodi chiave, magari con una semplice poligonale, per poi generare dei sotto-nodi e configurare la curvatura delle linee in modo che ricalchino il nostro schizzo. Potete seguire un tutorial per questo genere di inchiostratura a questo indirizzo. Si tratta di un metodo semplice, per chi vuole grande precisione e non è interessato alla variazione dello spessore di linea. Su iPad possiamo fare tutto questo in modo semplice proprio grazie a TouchDraw!
Un altro metodo per inchiostrare è quello di farlo direttamente su un foglio, con un pennino a china, per poi scannerizzare il risultato e, magari, ottimizzarlo tramite un software di tracing (che trasforma il disegno in vettoriale). Questo possiamo farlo anche con l’iPad, grazie ad applicazioni come ArtStudio! Io mi trovo molto bene con questo software in particolare, perché possiede alcune opzioni molto utili per controllare il tratto del pennino. Utilizziamo la “matita” e diamole un colore nero ed uno spessore sottile. Disegnando, noteremo che il tratto si inspessirà o assottiglierà con il variare della velocità di disegno e non solo: all’inizio del disegno il tratto sarà molto sottile, poi diventerà più pieno e, in fine, ritornerà sottile quando finiremo di tracciare la linea.
Ricalcando il nostro schizzo, importato come immagine di sfondo su un layer a parte, potremo inchiostrare più che bene e simulare gli spessori di linea. Quando non riusciremo a simulare lo spessore come si deve, ci basterà ricalcare alcune linee per renderle più spesse: consiglio di inchiostrare prima tutta l’immagine con un solo passaggio e di eseguire poi un secondo passo di inspessimento delle linee nelle parti in ombra. Il problema è che il risultato sarà un’immagine raster (non vettoriale, a bassa risoluzione).
Nessun problema, in realtà: ci basterà salvare questa immagine su Mac o PC ed utilizzare software come Inkscape (gratuito ed OpenSource) o Adobe Illustrator, ma anche l’ottimo Vector Magic, per rendere vettoriale la nostra inchiostratura: non ci sarà alcun problema perché i software di tracing, se configurati a puntino, si comportano in modo egregio nel trasformare disegni raster in bianco e nero, come le semplici inchiostrature, in immagini vettoriali.
Conclusioni
Esistono molti modi per inchiostrare un disegno ed esistono tanti tipi diversi di approcci per chi possiede un iPad e vuole inchiostrare i propri disegni tramite questo strumento. Ogni metodo di inchiostratura richiede determinate capacità di disegno e si confà ad un differente stile, nessuno dei metodi qui sopra illustrati è il migliore: io possiedo tutte le App sopra citate ed ho imparato ad inchiostrare con vari metodi differenti. A seconda del disegno da produrre, può essere più utile un approccio di un tipo piuttosto che di un altro, dunque, a voi la scelta e provate ad esercitarvi seguendo questi consigli, fatemi sapere cosa ne pensate.
Pennino consigliato
Per l’inchiostratura consiglio di utilizzare un pennino il più preciso possibile. Se volete andare sul risparmio, potreste trovarvi bene con la Dagi Stylus ma vi avviso che, dopo ripetuti utilizzi, la punta tende a smettere di funzionare (probabilmente si esaurisce la vernice capacitiva, non ne sono certo). Io, senza ombra di dubbio, opterei per una più precisa, imperitura e pregevole oStylus, il meglio del meglio dei pennini capacitivi di precisione. Si tratta di un pennino che ha un certo costo proprio in virtù del fatto che è di qualità eccelsa. Inchiostrare richiede precisione, specialmente con software come Adobe Idea, quindi è indispensabile vedere il disegno mentre lo si traccia. Potete leggere un mio articolo completo su tantissimi tipi differenti di pennini capacitivi a questo indirizzo.
NOTA: quelli che vedete nell’articolo sono schizzi prodotti da me e, chiaramente, tutti i diritti sono riservati.