Affascinato. Probabilmente, è questa la parola che meglio descrive il mio stato d’animo non appena ho avuto modo di assistere a questo video. Affascinato, perché abituato, in genere, a concepire il 3D come quell’effetto che possiamo osservare al cinema grazie a particolari occhiali appositamente creati per tale scopo. Anche in questo caso, l’effetto è quello della tridimensionalità: a differenza del cinema, però, qui non serve indossare alcun tipo di occhiali. Tutto ciò che vedete si basa unicamente sulla fotocamera frontale dell’iPad 2. Come è stato possibile raggiungere un risultato simile?
Il video non merita certo ulteriori commenti, ma merita sicuramente qualche considerazione a posteriori. E’ stato realizzato da Jeremie Francone e Laurence Niga, che lavorano presso il Laboratory of Informatics of Grenoble all’EHCI Research Group.
La domanda che sorge ora spontanea è proprio: “Come è stato possibile raggiungere un risultato simile?”. La tecnologia utilizzata è basata su un sistema di tracking (tracciamento) del volto dell’utente che tiene in mano l’iPad 2, utilizzando la fotocamera frontale del tablet made in Cupertino.
In parole povere, l’immagine mostrata cambia al variare della posizione dell’utente rispetto all’inquadratura della fotocamera. In questo modo, si genera un effetto 3D monoculare che non necessita di disporre dei classici occhiali 3D così comuni nei cinema negli ultimi anni. In questo caso, l’accelerometro integrato nell’iPad 2 non ricopre dunque alcun ruolo (a differenza di ciò che avveniva in alcune applicazioni viste in passato). Tutto ciò che vedete si può ottenere semplicemente sfruttando le potenzialità della fotocamera frontale.
Purtroppo, il proverbio che recita “non è tutto oro ciò che luccica” si addice a questo video. Difatti l’effetto è monoculare, cioè apprezzabile solo se il punto di vista è unico (come quello di una videocamera). Se provaste a usare entrambi gli occhi per vedere qualcosa di simile, l’effetto finale – molto probabilmente – non sarebbe così realistico.
Nonostante quest’ultima considerazione, se siete giunti fino a qui e non avete ancora premuto sul tasto play dovreste considerare di farlo ora, poiché il video è davvero interessante.
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