5 motivi per cui il nuovo iPad scalda di più dell’iPad 2

Da DisplayMate le possibili cause del calore generato dal nuovo tablet, calore che potrebbe creare non poche noie alla compagnia di Cupertino…

Volendo sdrammatizzare, potremmo addurre che questa volta sia mancato il tempismo ad Apple, in quanto l’inverno è oramai alle spalle (ci si augura…) e salvo ritorni di pioggia o escursioni termiche da clima bizzarro le giornate dovrebbero incamminarsi verso l’estate con temperature sempre più alte… ma è facile a cercare la battuta quando obiettivamente ci sarebbe ben poco da scherzare: numerosi test condotti da stampa specializzata ed utenti che hanno già fra le loro mani il nuovo iPad hanno confermato come le temperature di esercizio siano decisamente più elevate del suo predecessore anche se i nostri (fortunati) redattori che lo stanno vivisezionando in questi giorni non sembrano confermare il problema. Anzi, diversi test dimostrano che l’aumento di temperatura è pari a pochi gradi Celsius e la stessa Apple ha assicurato che tutto rientra nella norma.

Il problema, però, c’è e se non avvertibile o non di rilievo negli stadi di idle oppure nelle condizioni di utilizzo blando (la lettura di PDF, la navigazione sul Web, la scrittura di email…), quando chiamato a mostrare i muscoli, il nuovo iPad può raggiungere temperature anche di 13 gradi superiori a quelli dell’iPad 2, nelle medesime condizioni di utilizzo.

Il redattore di CNet Brooke Crothers ha provato a far luce sulle motivazioni alla base di quanto riscontrato, andando ad intervistare direttamente il presidente di DisplayMate Technologies, Raymond Soneira, secondo cui sarebbero 5 i fattori a cui ricondurre la problematica:

  • La quantità doppia di LED: Purtroppo qui non si può fare nulla… il maggior numero di LED, la loro densità che rende impercettibile ad occhio umano distinguerli, è una delle principali cause dell’innalzamento della temperatura, soprattutto quando utilizzato ad elevata luminosità. L’unico consiglio potrebbe essere quello di andarci cauti con lo slide, proprio, della luminosità….
  • 2.5X della potenza in piu’ necessaria: L’efficienza della luminosità è inferiore perché il nuovo iPad ha un maggior numero di pixel  (quindi un maggior numero di transistor) confrontato all’iPad 2 e ciò implica una maggiore richiesta di spazio sul pannello, dovuta alla maggiore densità, e, per converso, una minore possibilità di passaggio della luce. Soneira per giungere a questa conclusione ha misurato la potenza dei LED alla massima luminosità riscontrando come sia doppia rispetto a quella dell’iPad di precedente generazione;
  • La batteria deve fornire maggiore potenza: Per alimentare il tablet è richiesta una potenza superiore il che si riflette su temperature di esercizio piu’ elevate per la batteria.
  • La tecnologia LCD di vecchia generazione: A detta di Soneira, il nuovo iPad sarebbe (è) equipaggiato con pannelli LCD tradizionali anziché con i nuovi IGZO prodotti da Sharp, pannelli, quest’ultimi, che avrebbero richiesto minore energia per essere attivati ma che, purtroppo, non erano pronti per una produzione in volumi (recentemente giunta a quota 3 milioni) come quella dell’iPad.
A giorni il nuovo iPad sarà distribuito anche in Italia per cui avremo modo, tutti, di valutare l’entità del problema e la nostra tolleranza… si resta nuovamente perplessi su come Apple abbia potuto distribuire il tablet avendo nota, perché sarebbe assurdo non ipotizzarlo, delle temperature generate, quasi ignorando di come, al di là della problematica in sé stessa, sarebbe stato l’ennesimo cavallo di Troia di tutti coloro che trovano un pretesto per attaccarla, ma in attesa di conoscere la loro posizione, possiamo solo sperare che Apple non si tiri indietro, se ha nuovamente sbagliato.

[ Fonte: 9to5Mac ]

 

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