iPad made in Brazil: primi ostacoli per Foxconn

Il gigante taiwanese dell’elettronica vuole iniziare la produzione di iPad entro luglio, ma sta avendo problemi nella riscossione delle agevolazioni fiscali promesse, e nelle concessioni di permessi governativi essenziali per aprire il nuovissimo stabilimento.

Foxconn vuole essere produttiva il prima possibile, per riuscire a coprire così la fortissima domanda di tablet Apple del più grande paese del Sud America.

I funzionari delle amministrazioni locali, e lo stesso ministro Aloizo Mercadante, si giustificano dicendo che stanno già lavorando a tempo pieno per concedere tutti i permessi necessari all’apertura della nuova sede, ma che risulta un azzardo la pretesa dell’azienda di aprire in tempi così troppo veloci.

La scelta del Brasile da parte di Foxconn ha prodotto un grande entusiasmo nel paese sud americano, perché contano di entrare in questo modo nella catena produttiva che “conta”, quella ad alta tecnologia, fino ad oggi relegata quasi esclusivamente in Asia.

Il Brasile sta passando una fase di forte sviluppo economico, e stanno arrivando anche le prime conseguenze di questo benessere: aumenti di tasse, spese, inflazione e valuta troppo forte. Piccoli segnali di un principio di difficoltà di molte fabbriche.

Ecco perché non vogliono farsi sfuggire l’occasione d’oro concessa dalla Foxconn, e così l’opinione pubblica comincia a lamentare critiche ai burocrati locali.

Apple conta con questa operazione di entrare in modo più concorrenziale nel mercato brasiliano, dove fino ad oggi è soggetta a tasse di importazione troppo elevate che portano i suoi prodotti ad un prezzo finale di vendita quasi doppio degli stessi in USA.

Foxconn sarebbe ancora in piena trattativa con i funzionari del Governo brasiliano per facilitare l’importazione dei prodotti necessari alla produzione, ad esempio abbassando i dazi doganali. Inoltre chiede incentivi governativi per la formazione di oltre 200 ingegneri brasiliani nei proprio stabilimenti in Cina.

Foxconn intende iniziare la produzione prima con il semplice assemblaggio dei componenti, ma in futuro con la costruzione anche di componenti principali, come gli schermi dell’iPad.

Pare ci siano problemi anche nel reclutamento di manodopera specializzata.

Fonte: REUTERS

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