iPad, iPhone e il futuro: la scommessa siamo noi!

Chi di voi, prima di acquistare un iPhone, non si é per lo meno stupito di scoprire, anche attraverso gli spot tv, o semplicemente dando un’occhiata a quello di un amico, di quante applicazioni, spesso davvero sorprendenti, si possano scaricare in pochi istanti? Beh, il successo di AppStore é evidente, ed é anche uno dei tanti motivi per cui, chi compra un iPhone, difficilmente tornerà ad altre marche.

Bene, ora che é arrivato l’iPad é tempo di fare una previsione, peraltro abbastanza semplice da azzardare. Le reazioni di chi possiede un iPhone, alla presentazione del nuovo tablet Apple sono state sostanzialmente due:

Dubbio: “Ho già l’iPhone e ci faccio tutto, a cosa mi servirebbe l’iPad se non è altro che un iPhone più grande?”. La maggior parte di queste persone cambierà idea non appena avrà provato un iPad.

Entusiasmo: “Accidenti, l’iPad é proprio quello che ci voleva, per godersi in grande il fantastico mondo iPhone e per molto altro”. Chi di loro avrà un iPad tra le mani lo imparerà ad usare sfruttandolo al massimo e comprendendone l’utilità.

D’altronde, se, come dice Steve, già 50 milioni di persone in 3 anni hanno scelto iPhone come loro primo dispositivo mobile, é facile prevedere che, con l’arrivo dell’iPad, le cifre saranno da capogiro, per quello stesso effetto “alone” che ha portato milioni di persone, dopo aver acquistato un iPhone, a provare anche un computer Mac.

Questo stesso “effetto iPad“(chiamiamolo così) darà una grande scossa anche al folto gruppo di sviluppatori di app che si sono già messi in moto a pieno regime, proprio per adattare le loro “vecchie” applicazioni iPhone allo schermo HD del nuovo arrivato e per crearne di nuove e ancora migliori.

E’ dato di questi giorni, tra l’altro, che le applicazioni già disponibili per iPad hanno superato le 5.000 unità, e nel giro di un trimestre si saranno superate tranquillamente le 50.000.

Giocare con i numeri e le statistiche é sempre stato molto caro ad Apple, sin dal “2001-Odissea nella Musica”, quando l’iPod segnò il vero giro di boa del millennio appena iniziato. Ma, in un mondo, quello mobile, dove ormai le aziende sfornano smartphonesnetbooks a raffica dando sempre di più, al consumatore, la percezione di avere un modello già superato poche settimane dopo l’acquisto, la politica Apple di dar luce a un solo nuovo iPhone ogni anno (e siamo pronti a scommettere, anche un nuovo iPad ogni 12 mesi) é uno dei  segreti del suo successo.

Chiunque possieda un iPhone non ha paura di trovarsi tra le mani un oggetto superato, poiché gran parte delle funzioni di un modello successivo possono essere installate anche su quello precedente, per la gioia di tutti quelli che nonpossono permettersi un nuovo acquisto.

Questa riflessione, ora che l’iPad sta entrando nelle nostre case stravolgendo quelle che fino a ieri erano azioni tradizionali, come leggere un giornale o un fumetto, é ancor più attuale, perché ci fa capire quanto Steve Jobs e la sua azienda scommettano sempre non solo sul loro lavoro e sulle loro idee geniali, bensì proprio su di noi, sulla gente comune che si avvicina ai loro prodotti, scoprendo di non poterne poi più fare a meno.

E questo, laggiù a Cupertino, lo sanno fare meglio di tutti.

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