Recentemente Fortunte ha divulgato alcune pratiche di segretezza messe in atto da Apple per prevenire qualsiasi tipologia di fuoriuscita di informazioni da parte sia di dipendenti interni, sia da parte di persone esterne, rese note da Adam Lashinksy nel suo libro “Inside Apple”.
Attraverso dei nuovi estratti del libro “Inside Apple” veniamo a conoscenza di alcuni protocolli di segretezza che hanno reso l’azienda californiana una delle più segrete del mondo su ciò che riguarda i suoi progetti. Questo clima di totale segretezza è stato uno dei punti di forza della società, che le hanno consentito di cambiare la vita di milioni di persone con i suoi prodotti innovativi. Un esempio di queste pratiche, ripreso da un estratto del libro, riguarda la creazione di ‘misteriose’ stanze all’interno della struttura, che vengono erette da un giorno all’altro senza che gli impiegati sappiano nulla: “Gli impiegati sanno che si sta muovendo qualcosa di importante quando i falegnami si presentano all’interno della struttura dei loro uffici. Nuove mura vengono velocemente erette, porte aggiunte e nuovi protocolli di sicurezza messi in atto” si legge nell’estratto, “Nessuna informazione entra o esce senza una ragione”.
Questo particolare modo di gestire informazioni riservate può risultare alquanto sconcertante per gli impiegati stessi; non sono presenti organigrammi, non sono presenti porte aperte, in quanto vengono utilizzati dei speciali badge autorizzati per accedere ai diversi settori: ad esempio, soltanto una manciata di persone può accedere al ‘bunker’ di Jonathan Ive, come viene definito da 9to5Mac. Sembra inoltre che gli impiegati al lavoro su progetti estremamente segreti debbano firmare degli accordi di segretezza, con cui affermano che non parleranno a nessuno del progetto interessato, né moglie, né figli. Questo tuttavia non si applica esclusivamente agli impiegati e agli ingegneri, ma anche agli stessi dirigenti; in base a quanto riportato, lo stesso Steve Jobs affermava durante le varie riunioni che chiunque avesse diffuso i contenuti delle stesse, sarebbe non solo stato licenziato, ma anche perseguito legalmente in tutte le sedi possibili ed immaginabili.
La politica adottata per le informazioni riservate è molto restrittiva, ed in base alle testimonianze di un ex-impiegato di Apple, se non si viene informati, allora è qualcosa che non ci riguarda. Se un’area diventa improvvisamente off limits per un impiegato, tutto ciò di cui si è a conoscenza è che si sta lavorando su un nuovo progetto, senza chiedere ulteriori spiegazioni. Lo stesso trattamento viene applicato anche alle nuove reclute, che spesso vengono introdotte all’azienda senza essere completamente a conoscenza di ciò su cui stanno andando a lavorare, con l’obbligo di ‘comprendere’ da soli cosa fare e come operare.
Tuttavia i superiori fanno in modo di informare in anticipo i nuovi impiegati sull’importanza di mantenere il segreto su un prodotto che verrà lanciato di lì a poco, motivando tale importanza con il fatto che l’hype (l’attesa) creato nel periodo precedente il lancio può valere milioni di dollari, e che la penalità per la rivelazione del segreto risulterà in una diretta terminazione del rapporto lavorativo.
Per conoscere nel dettaglio le varie informazioni riportate da Fortune vi invitiamo a visitare la pagina dell’articolo originale, su cui saranno presenti ulteriori curiosità su Apple, Steve Jobs ed i retroscena dell’azienda rivelate da Adam Lashinsky con “Inside Apple“.