Dopo l’acquisizione da parte di Apple avvenuta alcuni mesi fa, finalmente sappiamo come sarà utilizzato TestFlight: scopriamolo in questo articolo dedicato allo sviluppo.
Ecco come funziona(va) il beta testing su iOS: ogni iPad ha un codice identificatore univoco (UDID) che può essere aggiunto da uno sviluppatore nel suo account per predisporre il dispositivo alla distribuzione “Ad hoc”.
In questo modo lo sviluppatore può distribuire le applicazioni per il beta testing, senza che il titolo debba essere pubblicato su App Store.
Attualmente, per poter aggiungere un nuovo dispositivo, il flusso è il seguente:
1. Lo sviluppatore chiede l’UDID al tester (e spesso deve anche spiegargli come fare per conoscere questo identificatore univoco)
2. Il tester trova l’UDID del suo dispositivo
3. Il tester manda l’UDID allo sviluppatore
4. Lo sviluppatore entra nel portale Dev di Apple
5. Lo sviluppatore aggiunge il dispositivo al proprio account (sempre con il limite di 100)
6. Lo sviluppatore aggiunge il nuovo dispositivo al profilo di provisioning appropriato
7. L’app viene aggiornata con il nuovo profilo
8. Lo sviluppatore distribuisce l’app per i test
TestFlight, invece, renderà tutto più veloce:
1. Il tester dà allo sviluppatore il suo Apple ID
2. Lo sviluppatore entra in iTunes Connect
3. Lo sviluppatore invia una email di invito al tester
4. Il tester accetta l’invito
5. Il tester può installare l’app tramite TestFlight
Inoltre, ora il limite dei dispositivi per il beta testing è passato da 100 a 1000. Gli sviluppatori potranno quindi contare su un numero notevolmente maggiore di tester, così da poter scovare più facilmente eventuali bug.
Lo sviluppatore può anche avere fino a 25 tester interni: questi non solo dovranno essere invitati via email, ma avranno bisogno anche di un account specifico che lo sviluppatore creerà in iTunes Connect. Il vantaggio dei tester interni è che non dovranno attendere la beta che Apple deve approvare, in quanto potranno testare l’app non appena lo sviluppatore pubblica una nuova build. La versione di prova rimane attiva per 30 giorni, superati i quali lo sviluppatore deve caricare una nuova build, altrimenti i tester non potranno più testare l’app.