Locationgate: le 10 risposte di Apple. E il fix in arrivo

Dopo giorni di polemiche controverse, arrivano finalmente le risposte ufficiali di Apple in merito a tutti i dubbi e le preoccupazioni che il Locationgate ha sollevato durante questa settimana.

Si era partiti dalla curiosa scoperta di due ricercatori statunitensi, si è passati attraverso richieste di chiarimenti da parte dei governi italiani, tedeschi, francesi e sud coreani, sulla scia delle perplessità sollevate dal Senato degli Stati Uniti e condivise da tutta la comunità internazionale.

Voci autorevoli hanno cercato di chiarire la situazione, e ad esprimere le loro opinioni in merito.

Ma la marea del Locationgate non si è fermata e, dopo aver visto la sua prima class action, ha travolto anche Google e Microsoft in seguito alle rivelazioni di His Steveness e di un portavoce di Microsoft, fino al suo apparente culmine con la convocazione in tribunale per Apple e Google.

Ora, finalmente, arrivano le risposte ufficiali dell’azienda di Cupertino, a mettere (forse) la parola fine a questa controversa faccenda che in ogni caso ha scoperchiato il vaso di pandora in merito alla gestione dei dati personali degli utenti da parte dei sistemi operativi mobili.

Ecco la lista completa delle domande, riportata da Apple Insider, con le relative risposte di Apple, che provano a chiarire in via definitiva come stanno le cose, e in ogni caso annunciano un update che risolverà il problema, come vi avevamo già segnalato in questo post:

1. Perché Apple sta tracciano la posizione del mio iPhone?

Apple non sta tracciando la posizione del tuo iPhone. Apple non lo ha mai fatto e non ha mai pianificato di farlo

    2. Allora perché tutti sono preoccupati di questa cosa?

    Fornire agli utenti rapide e accurate informazioni di localizzazione preservando nel frattempo la loro sicurezza e la loro privacy ha evidenziato dei complessi problemi tecnici che sono difficili da spiegare al volo.

    Gli utenti sono confusi, in parte perché i creatori di queste nuove tecnologie (inclusa Apple) non hanno provveduto ad informarli adeguatamente a suo tempo in merito a queste problematiche.

      3. Perché il mio iPhone sta conservando le mie posizioni?

      l’iPhone non sta conservando le tue posizioni. Sta mantenendo invece un database di hotspot Wi-Fi e celle telefoniche attorno alla tua posizione corrente, alcune delle quali potrebbero essere centinaia di miglia distanti dal tuo iPhone, per aiutare il tuo iPhone a calcolare rapidamente e accuratamente la sua posizione quando gli viene richiesto.

      Per calcolare la posizione di un telefono utilizzando esclusivamente i dati satellitari GPS possono servire anche parecchi minuti. l’iPhone può ridurre questo tempo a pochi secondi usando sia i dati Wi-Fi che quelli provenienti dalle celle telefoniche per trovare in fretta i satelliti GPS, ed eventualmente triangolare la sua locazione usando semplicemente gli hotspot Wi-Fi e le celle telefoniche quando il GPS non è disponibile (come negli spazi interni o nelle cantine).

      Questi calcoli sono effettuati al volo sull’iPhone utilizzando un database alimentato dai dati Wi-Fi e delle celle telefoniche generati da decine di milioni di iPhone che inviano le posizioni dei rispettivi hotspot Wi-Fi e celle telefoniche ad Apple in maniera anonima e cifrata.

      4. Questo database alimentato dagli utenti è salvato sull’iPhone?

      L’intero database alimentato dagli utenti è troppo grande per essere salvato su un iPhone, quindi ne viene scaricato una piccola parte in ogni iPhone.

      Questa cache è protetta ma non cifrata, e salvata su iTunes ogni volta che si esegue una sincronizzazione. Il backup può essere cifrato o meno, a discrezione dell’utente.

      I dati di locazione che i ricercatori hanno visto sull’iPhone non sono la posizione passata o presente dell’iPhone, bensì la posizione degli hostspot Wi-Fi e celle telefoniche che circondano la posizione dell’iPhone, che possono trovarsi anche e centinaia di miglia distanti dall’iPhone.

      Abbiamo pianificato di cessare di memorizzare queste informazioni in un update del software che arriverà a breve.

      5. Apple può localizzarmi basandosi sulle informazioni di localizzazione degli hostspot Wi-Fi e delle celle telefoniche?

      No. Questi dati sono inviati ad Apple in maniera anonima e cifrata. Apple non può identificare la sorgente dei dati.

      6. Sono stati identificati più di un anno di dati di locazione memorizzati nell’iPhone. Perché il mio iPhone necessita di così tanti dati per aiutarsi a trovare la mia posizione di oggi?

      Questi dati non sono i dati di locazione dell’iPhone, è un sottoinsieme del database degli hostspot Wi-Fi e delle celle telefoniche alimentato dagli utenti che viene scaricato da Apple nell’iPhone per aiutare l’iPhone a calcolare rapidamente e accuratamente la posizione.

      La ragione per sui l’iPhone immagazzina tutti questi dati è un bug che abbiamo scoperto e pianificato di risolvere a breve. Non pensiamo che l’iPhone necessiti di conservare questi dati per più di una settimana.

      7. Quando spengo i servizi di localizzazione, perché il mio iPhone continua ad aggiornare i dati Wi-Fi e delle celle telefoniche dal database Apple alimentato dagli utenti?

      Ciò non dovrebbe accadere. E’ un bug, che abbiamo pianificato di risolvere a breve.

      8. Quali altre tipologie di dati Apple sta collezionando dagli iPhone oltre a quelli degli hostspot Wi-Fi e delle celle telefoniche?

      Apple sta collezionando dati anonimi di traffico per costruire un database sul traffico alimentato dagli utenti con lo scopo di fornire un efficiente servizio di navigazione nei prossimi due anni.

      9. Apple attualmente fornisce dati collezionati dagli iPhone a terze parti?

      Noi forniamo i log dei chash delle applicazioni di utenti che hanno optato per aiutare gli sviluppatori di terze parti nel debug delle loro applicazioni. Il nostro sistema pubblicitario iAds può usare i dati di locazione come un fattore di targeting per gli annunci.

      Le posizioni non sono condivise con terze parti o con l’annuncio pubblicitario a meno che l’utente non approvi esplicitamente di segnalare la propria posizione al corrente annuncio (Ad esempio, per richiedere di localizzare un negozio target vicino all’utente).

      10. Apple crede che la privacy e la sicurezza delle informazioni personali siano importanti?

      Si, lo crediamo fortemente. Ad esempio, l’iPhone è il primo a chiedere agli utenti il loro permesso per ogni applicazione che voglia utilizzare la sua posizione corrente. Apple continuerà ad essere uno dei leader nel rafforzamento della sicurezza e della privacy delle informazioni personali.

      Da queste risposte emerge una chiara ammissione del problema da parte di Jobs e soci, sottolineata dalla pianificazione di un update di iOS 4.

      Si spera che l’attenzione delle istituzioni e della rete rimanga in ogni caso alta, in modo che la privacy e la sicurezza degli utenti possano sempre essere preservate, a dispetto delle eventuali carenze (volute o meno) dei produttori di tecnologie, nessuno escluso.

      L‘utente dovrà sempre essere consapevole di ciò che accade ai propri dati personali quando utilizza questi strumenti, che tendono spesso a sfuggire inconsapevolmente dal controllo di chi li utilizza, ed essere in grado di scegliere liberamente quando, dove, come e soprattutto se queste stesse informazioni contenute nei dispositivi debbano o meno essere accedute o utilizzate, in forma anonima o meno, da persone che non siano l’utente stesso.

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