Locationgate: seconda udienza, ma la musica non cambia

Apple, Google e Facebook sono di nuovo intervenute al Senato degli Stati uniti come da programma, ma il tono delle dichiarazioni dei due colossi non sono di certo cambiate dalla prima udienza.

La notizia, riportata oggi da iPhoneItalia, conferma che le posizioni dei tre colossi dell’informatica non sono assolutamente cambiate dal loro primo ingresso al Senato.

Catherine Novelli, Vice Presidente degli affari internazionali Apple, è intervenuta infatti per spiegare ancora una volta la posizione della società in merito alla protezione dei dati personali dei consumatori.

La posizione di Apple è stata la medesima della prima udienza: “Noi non teniamo traccia della posizione degli utenti, Apple non lo ha mai fatto e non ha alcuna intenzione di farlo in futuro”.

Alla richiesta di ulteriori spiegazioni da parte dei senatori in merito al Locationgate, Apple ha rilasciato una dichiarazione dove si afferma che tutte le accuse vengono negate e che la raccolta dei dati trae origine solo dagli hotspot WiFi e dai ripetitori utilizzati per migliorare i servizi di localizzazione su iPhone e non certo dal GPS vero e proprio.

E’ stata poi la volta di Google, il cui rappresentate ha affermato che la società non può controllare il comportamento di tutte le applicazioni terze e che può solo limitarsi ad invitare gli sviluppatori ad utilizzare le migliori pratiche di protezione della privacy per gli utenti.

Il Senato americano è comunque preoccupato della situazione ed ha affermato che sarà necessario regolamentare in fretta e con leggi precise la gestione dei dati degli utenti in campo mobile.

I tre colossi e le istituzioni americane sono ormai sulla barricate. Apple, Google e Facebook non sembrano voler muoversi di un passo dalle loro posizioni, ma allo stesso tempo il Congresso non sembra dal canto suo voler cedere in questa battaglia per la difesa della privacy dei cittadini.

Chi la spunterà?

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