In questi giorni TIME Magazine ha aggiunto un nuovo personaggio alla propria lista dei 20 uomini più influenti della storia d’America, stiamo ovviamente parlando dell’amato co-fondatore di Apple Steve Jobs.
Non molto tempo fa TIME Magazine aveva già parlato di Apple inserendo il CEO Tim Cook tra le 100 persone in vita più influenti al mondo. In questi giorni lo stesso giornale ha aggiunto una nuova persona alla propria lista delle persone più influenti della storia d’America, non stiamo parlando di Cook, ma dell’amato co-fondatore Steve Jobs.
Nel creare tale sezione, TIME punta ha convogliare in un unico spazio “pionieri, visionari ed ambasciatori culturali che anno definito una nazione”, nel proprio profilo Jobs è stato definito come il “sommo sacerdote dell’era dei computer”. Eccovi in breve quanto riportato nella sua biografia, raggiungibile a questo indirizzo:
Nel giovane Steve risiedeva uno spirito da cercatore, dai primi giorni come studente part-time al Reed College nell’Oregon, attraverso la sua Wanderjah in Asia, sino alla ricerca della perfezione nei prodotti creati dalla propria azienda.
Il co-fondatore di Apple era un visionario il cui genio risiedeva nel design e nell’attenzione ai dettagli; nel corso degli anni ha più volte insistito per creare un’interfaccia tra computer ed utente sempre più elegante, semplice e deliziosa. Egli ha da sempre rivendicato l’obiettivo di creare prodotti “insanely great”. Missione compiuta.
Sicuramente una scelta di parole molto toccante per chi davvero ha apprezzato il co-fondatore di Apple in tutti i suoi aspetti, positivi e negativi. Nel caso in cui vi stiate domandando quali siano gli altri uomini d’America presenti nella top 20, eccovi la lista completa (in ordine cronologico): George Washington, Thomas Jefferson, Sacagawea, Meriwether Lewis and William Clark, Abraham Lincoln, Sitting Bull, Alexander G. Bell, Thomas Edison, Henry Ford, Wright Brothers, Margaret Sanger, Albert Einstein, Franklin D. Roosevelt, Louis Armstrong, James Watson, Martin Luther King Jr., Muhammad Ali e proprio Steve Jobs.
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