Arthur D. Levinson svela alcuni aneddoti sul CdA e Steve Jobs

Il presidente del consiglio di amministrazione Apple Arthur D. Levinson ha parlato ieri presso la Stanford Graduate School of Business regalando diverse curiosità sull’azienda di Cupertino.

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Levinson ha spiegato che il CdA non ha molta voce in capitolo nella creazione dei prodotti Apple. Inoltre, i membri del consiglio vengono informati sui nuovi dispositivi Apple dai 6 ai 18 mesi prima della loro presentazione pubblica e, in alcuni casi, soprattutto quando il lasso di tempo è molto ampio, le opinioni dei membri del CdA vengono prese in considerazione dal team esecutivo dell’azienda. In pratica, però, “Il consiglio non è lì per definire le specifiche tecniche di un prodotto, ma è lì come cassa di risonanza, come risorsa e, in definitiva, è lì per assumere e licenziare l’amministratore delegato”. 

Tra gli aneddoti più simpatici raccontati da Levinson c’è quello che vede protagonista Steve Jobs. Un giorno, era il 2010, si presento al consiglio con in mano un nuovo prodotto: si trattava dell’iPod nano touchscreen. Un membro del consiglio si alzò e disse che avrebbe voluto usare quell’iPod come orologio da polso. Fu una frase che anticipò i tempi, dato che dopo il lancio dell’iPod nano diverse aziende produssero appositi cinturini per trasformarlo proprio in una sorta di orologio, anche se Apple non ne creò mai uno tutto suo.

Sulla scomparsa di Steve Jobs, Levinson ci tiene a precisare che la sua assenza rimane ancora difficile da ignorare, anche se l’azienda ha continuato a presentare nuovi e interessanti prodotti: “Non siamo ancora, però, al momento in cui puoi camminare nella sala riunioni e non pensare a Steve”. Levinson ha anche ammesso di non essere riuscito a leggere tutta la biografia ufficiale di Steve Jobs, perchè “Steve era un ragazzo gentile, non l’uomo che traspare da quelle pagine. Non era quello lo Steve che conoscevo.”

 

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