Logitech ha fatto centro, migliorando moltissimo l’esperienza d’uso di iPad con un prodotto che, a fronte di pochissimi svantaggi, cancella tutti i difetti della Magic Keyboard.
Il supporto al mouse su iPad ha reso questo tablet estremamente versatile, tanto da poter rappresentare, già nella sua primitiva implementazione con la precedente edizione di iOS, pardon, iPadOS una validissima alternativa ad un MacBook.
Quello che mancava era un sistema di puntamento davvero portatile, come il trackpad nei laptop: sempre lì, a portata di dito subito sotto la barra spaziatrice.
La lacuna è stata colmata nel corso dell’anno con l’introduzione della Magic Keyboard, la tastiera ultra sottile di Apple che ha portato anche sul tablet non solo un ottimo trackpad ma anche il nuovo ed acclamato meccanismo a farfalla forbice sotto ai tasti, elevando l’esperienza di digitazione ai livelli degli altri computer della mela. E’ molto bella, in pieno stile Apple e sotto certi aspetti rivoluzionaria grazie all’utilizzo strategico dei magneti per posizionare il dispositivo in loco. Eppure ha un grandissimo difetto, in parte compensato proprio dal magico sistema di aggancio: non fa sparire la tastiera quando voglio usare il tablet come… tablet! Devo appoggiarla da qualche parte e ricongiungerla con l’iPad quando ho finito, emulando le procedure d’attracco viste in 2001 Odissea nello Spazio.
La scomodità di questa situazione è stata probabilmente il punto di partenza che Logitech ha voluto risolvere con la sua Folio Touch, cogliendo l’occasione per introdurre anche alcuni ulteriori caratteristiche che la rendono, a parere dello scrivente, decisamente migliore rispetto al progetto di Cupertino.
PESI E MISURE
La Magic Keyboard da sola pesa 601 grammi, mentre il tablet arriva a 471 grammi: il totale congiunto è di 1.072 grammi.
La Folio Touch pesa invece qualcosa in più, 646 grammi che sommati ad iPad Pro 11” portano il dispositivo a 1.117 grammi. Non una grossa differenza ma, complici le dimensioni leggermente superiori, la sensazione è quella di avere in mano un dispositivo sensibilmente più massiccio di quanto non possano suggerire i quasi 50gr in più. Ben diversa invece la sensazione di utilizzo in modalità tablet: rispetto ad iPad “nudo e crudo” da circa 500 grammi, si fa fatica ad tenere con una sola mano i 1.200 grammi per molto tempo.
ERGONOMIA
Innanzitutto la componente funzionale: entrambe le soluzioni sfruttano lo Smart Connector, ovvero la connessione che permette di trasferire sia i dati che l’alimentazione tramite il contatto fra cover e parte posteriore di iPad, allineando tre connettori metallici fra loro.
Magic Keyboard garantisce questo allineamento tramite magneti, molto resistenti.
Logitech invece sfrutta i bordi gommosi, all’interno dei quali viene “annegato” il tablet, che così è protetto anche sui bordi. Questo vuol dire però che sarà anche più difficoltoso lo sgancio fra le due parti: rappresenta la vera discrepanza filosofica fra i due prodotti, perché Apple concepisce iPad anche in utilizzo solitario, mentre la visione di Logitech è quella di non separare mai la tastiera dal tablet, ripiegandola all’indietro se si vuole avere pieno accesso al display touch.
Questa differenza di approccio, ha obbligato Logitech ad implementare un’aletta posteriore per mantenere il display in posizione: da un lato consente una maggiore flessibilità in merito agli angoli disponibili, dall’altro costringe l’utente a fare un’azione aggiuntiva per rendere operativa la propria postazione.
Da questo punto di vista, la Apple Magic Keyboard appare invece un “tutt’uno” strutturalmente più solido quando la si utilizza su superfici diverse da un tavolo. E’ chiaramente percepibile come Apple abbia pensato l’utilizzo del proprio accessorio esclusivamente in modalità “laptop”, o al massimo come “tavola da disegno” ribaltando il tutto e girandolo di 180° su un tavolo, con un risultato decisamente antiestetico.
Logitech invece ha concepito il proprio prodotto in una moltitudine di “forme”: laptop, tablet (piegando la tastiera all’indietro), fruizione media (usando la tastiera come base e il display con un angolo di piega utile a godersi un film a letto), disegno (stessa configurazione, ma con il display molto più angolato).
A proposito di inclinazioni, quando iPad è abbinato alla Magic Keyboard l’angolo è regolabile a piacere fino a 130 gradi, mentre se alloggiato nella Folio lo splendido display del tablet raggiunge angoli molto più ampi, grazie all’aletta posteriore che permette di renderlo quasi aderente al tavolo.
Per quanto riguarda i materiali, Magic Keyboard riprende quanto già visto nella precedente Smart Keyboard (ovvero materiale plastico all’esterno e microfibra morbida a contatto con il tablet). Logitech ha rivestito sia l’esterno che l’interno con una trama che ricorda un tessuto, molto piacevole al tatto. Bisognerà valutare col tempo la tenuta all’usura e allo sporco.
I due trackpad sono simili: se quello di Logitech è leggermente più ampio, Apple permette di fare “click” su tutta la sua superficie e non solo sulla parte inferiore come nella Folio. Il feedback di utilizzo è assolutamente uguale fra le due soluzioni, con eccellente precisione e scorrevolezza.
Altro aspetto importante è l’alloggiamento della Apple Pencil 2: la soluzione di Cupertino affida ai soli magneti superiori la tenuta delle penna che però si può facilmente sganciare quando la si trasporta in giro e comunque scomoda quando la si copre con la mano. Più pratica è invece l’idea di Logitech: viene affogata nel bordo della cover e tenuta in sede dalla linguetta che poi si ripiega comodamente agganciandosi con i magneti sul retro.
TASTI E DIGITAZIONE
Le due tastiere sono esteticamente simili, ma hanno alcune differenze sostanziali nella dimensione dei tasti in alto a destra, con la “ì” e il “?” di dimensioni standard sulla Folio. Questo permette di raggiungerli più facilmente e generare meno errori.
Entrambe sono retroilluminate, con la proposta di Apple più luminosa al buio ma senza la possibilità di regolare l’intensità luminosa, affidandosi esclusivamente ai sensori ambientali per decidere la luminescenza dei tasti (comunque perfettamente calibrati).
La vera differenza esteriore è rappresentata dalla riga di tasti aggiuntiva che può vantare la Folio: in alto è possibile regolare luminosità della tastiera e del display, volume, controlli musicali più qualche altra funzione minore. Davvero inspiegabile che Apple non abbia introdotto le medesime funzioni, nemmeno tramite combinazioni con il tasto command.
Per quanto riguarda la scrittura, la Magic Keyboard eredita il meccanismo a farfalla dei MacBook, con una corsa leggermente più alta dei singoli tasti rispetto alla Folio. Questo si traduce in un’esperienza di digitazione piuttosto simile, molto legata ai gusti personali: il vostro cronista preferisce il feedback tattile generato dalla soluzione Logitech, ma anche scrivere sulla proposta di Apple è davvero gratificante. Bellissimo il suono che proviene da entrambe, simile ad una tastiera meccanica. Leggermente più rumorosa la Folio che trasmette anche una sensazione più “dura” rispetto alla controparte Apple.
PREGI
- Moltitudine di forme d’utilizzo
- Riga aggiuntiva di tasti per le funzioni più comuni
- Piacevolezza e precisione della digitazione
- Stabilità nell’alloggiamento della Apple Pencil
- Prezzo
DIFETTI
- Personalizzazione tasti, a volte duplicati di funzioni già esistenti con il trackpad: tasto home, ricerca, mancanza tasto esc dedicato
- Peso in modalità tablet
- Tasti volume sotto la protezione laterale della cover, quindi duri alla pressione
- Trackpad permette il click solo nella parte inferiore
- Sgancio dal tablet difficoltoso
Tutto l’articolo è stato redatto su iPad, mentre le foto sono state scattate con iPhone 12 Pro Max nel nuovo formato ProRAW e successivamente editate su Lightroom sempre su iPad .
Che siano prodotti frutto di approcci filosofici differenti è chiaro sopratutto dopo un periodo di utilizzo utile a recepire nella propria memoria muscolare la disposizione dei vari tasti.
Apple, come al solito, cerca di fare poche cose, al meglio: la Magic Keyboard trasforma iPad in un “quasi laptop”, monolitico. Se vuoi usare il tablet come tablet, lo stacchi e lo usi come Steve Jobs voleva quando lo ha presentato. Punto.
Logitech invece ha voluto inizialmente colmare la scomodità di lasciare la tastiera in giro e ha aggiunto una serie di funzioni come la riga aggiuntiva di tasti per le regolazioni più comuni, l’alloggiamento più stabile per la Pencil e tutta una serie di “forme d’utilizzo”. Tutti questi extra la rendono davvero molto, molto più pratica in mobilità.
Considerando poi che il prezzo è praticamente la metà rispetto alla Magic Keyboard, il giudizio finale non può che premiare a pieni voti il lavoro svolto da Logitech.
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Design
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Usabilità
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Prezzo
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Trackpad